Si riaccende la luce, anche se in fondo al tunnel. In senso metaforico e non, visto che “dalle informazioni di maggio sui consumi di energia elettrica arrivano i primi deboli segnali di ripresa”. Lo ha detto il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, nel corso dell’audizione in commissione Politiche Ue della Camera. In commissione il Blangiardo ha spiegato che “la caduta dei consumi elettrici aveva seguito le intensità di quella della produzione industriale di energia, accentuando la discesa di marzo. A maggio, i consumi elettrici mostrano una prima inversione di tendenza, sebbene ancora in territorio negativo”. Migliora anche il clima di fiducia di famiglie e imprese, che però parte da livelli molto bassi: “Le famiglie esprimono un generalizzato pessimismo su quasi tutto ad eccezione del clima personale”, ha spiegato il presidente dell’Istat. Sul fronte delle attività imprenditoriali, il peggioramento della fiducia tra le imprese appare diffuso tra le attività economiche, ma con una ampiezza maggiore nel settore dei servizi di mercato che includono anche i servizi turistici, per questi ultimi il livello dell’indice è crollato”. Blangiardo ha ricordato che “lo scorso anno il Pil è cresciuto solo dello 0,3% non riuscendo completamente a recuperare i livelli del 2011 e questa crisi, determinata dall’impatto dell’emergenza sanitaria, ha investito l’economia italiana in una fase già caratterizzata da una prolungata debolezza del ciclo”.








