Il neosindaco di Lione è no Tav. “Si tratta di un’opera sbagliata, bisogna fermarla” dice Gregory Doucet in un’intervista a La Stampa. “Fra le nostre città esiste già un’infrastruttura ferroviaria, che è sufficiente, ed è su quella che dovremmo investire. E ora vogliono farci credere che con la Tav rilanceremo l’attività. Ma è assurdo”. Eletto da poche settimane, l’ecologista Doucet, 46 anni, sferra il suo attacco all’Alta Velocità, e osserva che, “se valorizzata, la linea che già corre fra Lione e Torino è sufficiente per i treni che vi devono circolare”. Doucet aggiunge: “Ecco, investiamo prima lì’ e nel resto della Francia. Non bisogna insistere su un progetto sbagliato. Si tratta della scelta peggiore. Bisogna fermare la Tav”. Per quanto riguarda il proprio ruolo, Doucet è conscio del fatto che la decisione e qualsiasi tipo di influenza in proposito “non dipende da me, né dal sindaco di Torino. Sono i due governi e l’Europa a decidere. Ma ora che sono alla guida della mia città, credo di dover dire la mia opinione”. E il suo obiettivo è “accompagnare le imprese verso la transizione ecologica, dobbiamo andare insieme nella stessa direzione. Alcune sono già molto impegnate in questo senso, altre invece nicchiano e accusano forti ritardi” rileva Doucet, il cui impegno va comunque nella direzione di fermare l’opera.








