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Il Pil italiano nello stagno | L’analisi dell’Istat

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Nel quarto trimestre del 2024 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente ed è cresciuto dello 0,5% in termini tendenziali. È quanto rende noto l’Istat in base alle prime stime.

Nel 2024 la crescita, sempre corretta per gli effetti di calendario e destagionalizzata, è stata dello 0,5% rispetto al 2023 (nel 2024 vi sono state quattro giornate lavorative in più del 2023).

Il Psb redatto dal governo a settembre indicava una stima grezza, non corretta per il calendario, dell’1%.

Il quarto trimestre del 2024 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in più rispetto al quarto trimestre del 2023, spiega l’Istat.

La variazione congiunturale sul terzo trimestre è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, di un aumento in quello dell’industria e di una diminuzione in quello dei servizi.

Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta.

I risultati dei conti nazionali annuali per il 2024 saranno diffusi il prossimo 3 marzo, mentre quelli trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali verranno presentati il 5 marzo.

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