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Il futuro di Alitalia è sempre più nebuloso. I sindacati confermano la manifestazione del 14 aprile

Il futuro di Alitalia è appeso a un filo. Per la Commissione ci sono diversi nodi da sciogliere, tra cui il numero degli slot Alitalia a Linate, che per i tecnici della Vestager andrebbero ridotti e anche lo stesso brand che vorrebbero nuovo. Il Governo punta invece a mantenere quello storico, e vorrebbe scongiurare un ridimensionamento della compagnia vista anche la fortissima concorrenza pronta a ripartire dopo il Covid-19 con nuovi investimenti negli scali italiani (è il caso di Ryanair a Treviso, e non solo).

Insomma, la differenza di vedute sull’impianto della nuova società rende sempre più nebuloso il futuro degli 11 mila dipendenti di Alitalia che sono ora col fiato sospeso per capire le ipotesi di esuberi sul tavolo e le dimensioni del piano industriale. I rappresentanti dei lavoratori lo vorrebbero più robusto, che preveda almeno 75 aerei per l’estate 2021, almeno 105 nel 2022 e la salvaguardia di tutti i lavoratori.

Dal momento che «non si vedono azioni utili a schiarire un quadro che è sempre più nero» e «la situazione è divenuta insostenibile», i sindacati confermano la manifestazione sotto il ministero dello Sviluppo economico il 14 aprile.

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