Sono circa 18 milioni i lavoratori pubblici e privati interessati dalle norme sul green pass: 13,9 milioni sono già provviste del lasciapassare (e quindi vaccinati), mentre quelli senza sono 4,115 milioni.
Questi sono dati diffusi dal governo.
I lavoratori dipendenti del settore privato già in possesso del certificato verde sono 11 milioni (80%), 3,7 milioni quelli senza.
Invece per quanto attiene ai dipendenti pubblici 2,9 milioni hanno il green pass, 415 mila no.
I dati riguardano anche la popolazione inattiva: 10,8 milioni col green pass e 2,7 milioni senza.
I disoccupati: 1,8 milioni già muniti di certificato e 500 mila senza.
I pensionati: 12 milioni con green pass e un milione senza.
I ragazzi e le ragazze fra i 12 e i 19 anni: 3 milioni con certificato e 1,5 milioni senza certificato.
Dunque dalla metà di ottobre bisognerà essere vaccinati, aver fatto un tampone o essere guariti dal Covid, per entrare in uffici pubblici e privati, ma l’obbligo dovrebbe essere esteso anche a studi professionali, negozi, ristoranti.
Per chi si presenta al lavoro senza, ci saranno sanzioni: una multa, che dovrebbe andare dai 400 ai 1000 euro, e disciplinari, che saranno modulate sulle diverse categorie.
Sara’ espressamente previsto il divieto di licenziare, recependo una preoccupazione sindacale.
Mentre resta il nodo dei tamponi: la richiesta di Cgil, Cisl e Uil e di alcuni ministri, è renderli gratuiti per tutti, ma la linea del governo ad ora resta contraria, perché il rischio è disincentivare i vaccini.
Secondo i dati del commissario Figliuolo, inoltre, saremmo vicini alla “immunità sociale”: accelerare ora sul Pass nei luoghi di lavoro, serve ad avvicinarsi in 3 o 4 settimane a un “punto di sicurezza”, entro la metà di ottobre arrivare alla vaccinazione completa di 44 milioni di persone, l’81,7% della platea.
Altro aspetto delicato è quello delle sanzioni, difficili da applicare soprattutto nel privato, ma da modulare anche nel pubblico a seconda del tipo di amministrazione, con diversi procedimenti disciplinari: ci sarebbe la sospensione dal lavoro e dallo stipendio dopo violazioni reiterate per alcune categorie, come già per gli insegnanti.
Di sicuro, l’obbligo si applicherà ai tribunali e anche per gli organi costituzionali ci sarà una spinta ad adeguarsi: “Il Green pass deve servire anche per entrare in Parlamento”, chiedono i sindacati.