“Le due anomalie della pandemia e della guerra in Ucraina, che ha avuto un impatto ancora più importante rispetto alla pandemia, ci hanno insegnato parecchie cose”. Lo ha detto Guido Barilla, presidente del gruppo Barilla, nel corso della presentazione del settimo rapporto ‘Esportare la Dolce Vita’ nella sede dell’Unione Parmense degli Industriali.
Barilla ha ricordato come “dopo un lungo periodo di crescita lineare”, “le due grandi crisi sistemiche ci hanno fatto capire che anche i risultati precedenti erano molto a rischio. Durante la pandemia abbiamo dovuto rivedere tutto il nostro portafoglio prodotti e ascoltare i clienti per dare a loro un servizio il più possibile puntuale in una situazione che non era prevista”.
Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, invece, “la crisi energetica ha comportato un aumento dei costi folle per la nostra capacità di assorbirli e ci ha insegnato che in emergenza bisogna anche prendere decisioni drastiche e drammatiche sui profili di offerta dei prodotti, sui prezzi e sui livelli distributivi”, ha spiegato Barilla.
“Negli ultimi anni abbiamo capito che la globalizzazione spinta all’estremo può avere impatti significativi”, ha ricordato Barilla. “Dello scenario attuale – ha concluso – mi preoccupa avere la nave più solida possibile con l’equipaggio più competente possibile. Stiamo attraversando un periodo di profonda discontinuità e non è chiaro quando terminerà”.