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Luigi Gubitosi (Ad Tim): «L’obiettivo è dare connettività di qualità a tutti, usando al meglio le risorse disponibili»

L’obiettivo dell’Italia è «dare connettività di qualità a tutti velocemente e con il miglior uso possibile delle risorse economiche». Queste le parole dell’Ad di Tim, Luigi Gubitosi, in merito al progetto della rete unica, in conferenza stampa durante il Forum Ambrosetti a Cernobbio.

«Quindi a me vedere due buchi a terra uno accanto all’altro è una cosa che fa soffrire per lo spreco di risorse. Per cui penso che alla fine come la gravità, anche le buone idee vincono, per cui se ci saranno buone idee le discuteremo con il nuovo socio di riferimento di Open Fiber e vedremo cosa emerge».

«Come tutte le cose», ha concluso, «serve del tempo per materializzarsi, però come dicevo nel lungo periodo la gravità vince». Secondo Gubitosi la scelta sul progetto della rete unica «deve essere una scelta di mercato. Come noto, tra i due azionisti di Open Fiber (Enel e Cdp ciascuno al 50% fino al recente riassetto che ha visto quest’ultima salire al 60% e l’uscita di Enel, ndr) in passato non c’è stata sempre sintonia adesso l’azionista di riferimento diventa uno e quindi capiremo con questo uno se ci sono degli spazi».

Per quanto riguarda la società, «l’anno sta andando molto bene, il cloud sta crescendo a doppia cifra, oltre il 20%, infatti stiamo aggiungendo capacità ai data center in costruzione», ha detto Gubitosi, sottolineando che «quello che farà la differenza sarà l’aggiunta della P.A.: per cui i volumi potranno crescere in maniera rilevante.

Nel Pnrr c’è una voce importante che è la transizione 4.0 che stanzia ben 18 miliardi per la digitalizzazione delle imprese. Quindi, ha concluso, l’obiettivo di Tim è quello di essere un motore importante nella diffusione del cloud e di altre tecnologie legate alla rete».

Secondo Gubitosi, l’obiettivo del Pnrr sul fronte della digitalizzazione «non è di farci recuperare posizione ma di portarci all’altezza dei migliori, nel plotone di testa. Noi abbiamo il piano di digitalizzazione più grande del mondo e credo che ci sia lo spazio per crescere e far crescere il paese».

«Con il Next Generation Ue l’accelerazione che si è data finora l’Italia sul digitale è impressionante in positivo», ha concluso, «e il fatto che siano stanziate somme importati e che ci sia una forte determinazione del governo a spingere sulla digitalizzazione del paese avrà degli effetti importanti. Siamo molto ottimisti in materia. Sono convinto che quando vedremo il dato Desi 2021 vedremo una situazione molto differente»

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