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Gian Maria Gros-Pietro (presidente Intesa Sanpaolo): «Torino sarà il cuore dell’intelligenza artificiale del nostro gruppo»

Alla luce della transizione digitale «un aspetto molto importante è l’efficacia della funzione finanziaria. I risparmi che ci vengono affidati devono essere usati per fra crescere attività vitali per sviluppare quei cambiamenti tecnologici che sosterranno la transizione verso un futuro sicuro per il Pianeta». Lo ha affermato Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, intervenendo alla presentazione di The Digital Match.

«Per me è un grande onore ospitare a nome di Intesa la presentazione del position paper di The Digital Match. La partita da giocare è essere un territorio in cui tutti possono sperimentare ed usufruire dei vantaggi legati alla transizione digitale», ha aggiunto.

Il presidente ha ricordato che «il grattacielo di Intesa usa le più avanzate tecnologie di produzione di energia fotovoltaica, di uso dei mezzi di trasporto ambientalmente più efficiente da parte delle persone che vi lavorano. Ma questo grattacielo è anche un motore della transizione digitale che ospita più di 2000 posti di lavoro. Nella pandemia la tecnologia ha garantito la piena continuità dei servizi finanziari e bancari anche nel momento in cui più del 90% dei dipendenti lavoravano a distanza».

«Queste 200 persone fanno parte delle 8600 che collocano Intesa tra i maggiori datori di lavoro privati in Piemonte. Sono tutte persone impegnate a rendere fortemente accessibili e sempre più facilmente utilizzabili i servizi bancari, finanziari e assicurativi. Sono tutti impegnati a rendere sempre più accessibili i servizi da parte di chiunque in qualunque giorno dell’anno e in qualunque ora e luogo».

Secondo Gros-Pietro «la facilità di utilizzo è solo uno degli aspetti rilevanti. L’altro aspetto inderogabile è la sicurezza delle transazioni. La criminalità informatica inventa nuove vie ogni giorno. La difesa non può essere statica ma dinamica e innovativa. L’Intelligenza artificiale è uno dei fondamenti e per questo collaboriamo con i più avanzati centri di ricerca».

È necessario «realizzare servizi migliori, garantirne la sicurezza e finanziare investimenti buoni e impedire l’uso di strumenti finanziari per scopi criminali. Queste sono le principali finalità rispetto alle quali l’intelligenza artificiale sarà lo strumento principale perché consente di esaminare miliardi di dati in tempi ridotti e trovare interpretazioni e soluzioni. Noi come Intesa Sanpaolo stiamo investendo fortemente in questo, a cominciare dalla potenza di calcolo».

«A Torino ci sarà uno dei nodi cloud che verrà realizzato in Italia in collaborazione con Google e Tim. E dicendo Torino dico città metropolitana perché il cloud torinese comprenderà tre aree nella città metropolitana. Attireremo e faremo crescere giovani talenti. La compresenza sul territorio di iniziative orientate nell’intelligenza artificiale al manufacturing, l’automotive e l’aerospazio consentirà forme di fertilizzazione incrociate. Sarà vantaggioso collaborare perché lo sviluppo non può che essere fatto da giovani talenti. La massa critica in campo nell’Ai sarà un fattore determinante. Noi contribuiremo alla crescita di Torino nell’Ai facendo la nostra parte e abbiamo già iniziato».

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