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Giovanni De Angelis (Direttore Anicav): «Nel 2020 la vendita retail del pomodoro è tornata in crescita»

Un 2020 particolare, spinto dal lockdown, che ha fatto registrare un aumento di vendite nel canale retail dopo anni di calo. E un 2021 che rappresenta una nuova sfida, quella di consolidare questo aumento delle vendite per mantenere la marginalità finalmente recuperata. Giovanni De Angelis, direttore di Anicav, l’associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali, fa il punto con Askanews sui dati di produzione e consumo di pomodoro conservato nel 2020 e sugli effetti della pandemia sul comparto. 

L’Anicav riunisce oltre 100 aziende associate ed è la più grande associazione di rappresentanza delle imprese di trasformazione di pomodoro al mondo per numero di imprese associate e quantità di prodotto trasformato. L’Italia, nel 2020, con 5,16 milioni di tonnellate trasformate è il terzo trasformatore al mondo dopo gli Usa e la Cina. Nel 2020 il fatturato dell’intero comparto produttivo delle conserve di pomodoro e legumi è stato di 4,7 miliardi di euro, di cui oltre il 70% prodotto dalle aziende associate ad Anicav. La forte caratterizzazione internazionale del comparto è confermata dal fatto che oltre il 50% delle produzioni è destinato all’esportazione sia verso l’Europa (Germania, Francia, Regno Unito) che verso gli altri Paesi (USA, Giappone, Australia). 

“Come si può facilmente immaginare il 2020 è stato un anno molto particolare – spiega De Angelis – Dopo anni di costante calo dei consumi l’industria conserviera ha registrato un incremento delle vendite nel canale retail del 9,7% rispetto al 2019, che corrisponde a un +16,4% in valore. Una crescita che ha compensato il calo della domanda nel canale Horeca dovuto al lockdown”.  Il prodotto che ha registrato le migliori performance di vendite è stata la passata di pomodoro (+11% in volume e +19% in valore), “a conferma della crescente popolarità conquistata negli ultimi anni”, seguita dalla polpa (+9% in volume e +16,4% in valore). 

Anche per il pomodoro si evidenzia un aumento della attenzione dei consumatori verso il prodotto bio, visto che il 2020 ha visto “in crescita anche le conserve biologiche certificate che tra passate, polpe, sughi e pelati rappresentano circa il 5% delle vendite al dettaglio complessive”. 

Dati molto positivi che però, precisa De Angelis, “vanno letti con grande attenzione perchè gli effetti della pandemia sono evidenti. Quello che ha inciso in modo particolare è il cosiddetto effetto ‘stock’, che ha portato il consumatore a privilegiare l’acquisto di prodotti dalla shelf life più lunga e la GDO a rifornire velocemente gli scaffali vuoti. Quindi, nella consapevolezza che si è trattato di una situazione straordinaria, la nostra sfida per i prossimi mesi – conclude il direttore generale di Anicav – sarà proprio quella di consolidare l’appeal ritrovato per mantenere la marginalità recuperata anche in tempi normali”. 

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