Massimo Giletti non le manda a dire. Dallo studio di Non è L’Arena a una intervista al Corriere della Sera, l’anchorman ne ha per tutti a partire da due virologi. “La scienza è in continuo divenire, procede per test e tentativi, non arriva subito al risultato: quello che contesto ai Burioni, ai Pregliasco è che non abbiano avuto l’onestà di dire: abbiamo sbagliato”.
“Ogni stagione ha un suo percorso, quanto è successo non poteva non influire sul racconto, sarebbe stato stonato e fuori luogo affrontare certi temi: il Covid ha infettato anche la scaletta. La domenica televisiva è una sfida ‘estrema. Con il calcio sarà ancora più complesso, ma mi sono sempre piaciute le sfide difficili, anche Cairo disse che era una follia, ma io scelsi la domenica per misurami con Fazio – ha continuato Giletti – misurarsi con i numeri uno è sempre molto più interessante e stimolante. Quando portai La7 al 13% e battemmo Rai1 fu una soddisfazione enorme”.
Poi su Fazio. “Ha tantissimi meriti e un modo di fare tv diverso dal mio: io faccio inchieste, lui fa intrattenimento”.
Quindi su Barbara D’Urso. “È un tesoro per Mediaset, è una stacanovista straordinaria, il problema è che se fai tanta quantità inevitabilmente perdi di qualità”.








