“Con l’innovazione del direct rolling abbiamo eliminato il forno di riscaldo a gas che è la fonte principale di CO2.
Noi andiamo direttamente senza forno di riscaldo nel laminatoio della colata continua.
Sono le tecnologie che vendiamo ovunque”.
Ad affermarlo è il presidente del gruppo Danieli, Gianpietro Benedetti in un’intervista a ‘Molto Economia’.
Che cosa significa ”digitale” in un’acciaieria?
“Significa che puoi produrre ‘on demand’, senza magazzino e con tempi rapidi.
Entro primavera nella nostra acciaieria Abs sarà pronto un impianto in cui il programma setta il processo per fare il prodotto finito al minor costo, cominciando dalla materia prima e tutti i parametri del processo lungo tutto l’impianto”, sottolinea Benedetti.
Come valuta le scelte del governo in materia di politica industriale per il settore dell’acciaio?
“Qualsiasi governo deve fare i conti con 2.850 miliardi di debito accumulati in modo maldestro negli ultimi 40 anni.
Ma in Italia il manifatturiero è stato trascurato.
Preoccupa molto la morìa di medie aziende che anche qui in Friuli vengono vendute ai fondi.
Brutto segno”, aggiunge.
La Russia per voi era un grande mercato. Adesso?
“Zero, di punto in bianco.
C’era una commessa da 300 milioni con gli ucraini di Metinvest per l’acciaieria Azovstal, quella rasa al suolo, ed è saltato anche quell’ordine”, aggiunge Benedetti.
Ma con gli ucraini i discorsi sono andati avanti.
“Sì.
Anche Zelenski ha parlato con Meloni di questo progetto per fare una acciaieria di Metinvest in un luogo dove ci sia uno sbocco di mercato ragionevole”, aggiunge.
E hanno pensato all’Italia. “Hanno guardato anche alla Bulgaria, ma è defilata.
Questo impianto in Italia potrebbe essere una pietra miliare per la ricostruzione dell’Ucraina”.
Qual è la situazione?
“Metinvest ha deciso di fare l’impianto solo un mese fa: e ad oggi non ha ancora deciso dove.
Nel frattempo da un anno in Friuli, dove nell’area industriale di San Giorgio di Nogaro c’è una delle aree ideali per ospitare questa acciaieria supermoderna e a impatto ”zero”, è iniziato un ”bombardamento” ideologico preventivo che non è partito dalla gente, ma da un gruppetto che consapevolmente ha organizzato assemblee pubbliche in cui hanno raccontato un sacco di frottole”.
Di che tipo di impianto si tratta?
“Si chiama ”Digital Green Steel Project” e utilizzerà il Digimelter, un forno elettrico a controllo digitale con un design completamente sigillato, controllato direttamente dal sistema Q-One che ottimizza consumi e impatti sulla rete elettrica, alimentabile anche con risorse rinnovabili.
Le tecnologie consentono emissioni di Co2 tra i 95 e i 130 kg per tonnellata di acciaio prodotto”.