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Gabriele Gazzano (Ance Cuneo): «Aumenti del ferro e del bitume del 40 per cento. Gas del 800 per cento. Elettricità del 500 per cento. Così non reggiamo»

Il vertiginoso incremento dei prezzi sta mettendo a rischio il settore dell’edilizia, con l’aumento di ferro e bitume del 40% in due mesi, dell”800% per il gas naturale e del 500% per l’elettricità». Secondo Gabriele Gazzano, il presidente di Ance Cuneo, intervenuto al Consiglio generale pubblico dell’associazione costruttori edili, le prospettive non sono delle migliori. «I prezzi insostenibili, gli incrementi isterici per tutto il settore dell’edilizia, dietro a cui c’è anche la speculazione. Questo inevitabilmente porta a rallentamenti, sospensione e infine blocco dei cantieri. Arriveranno le risoluzioni dei contratti, non potremo stare dietro a Pnrr o al Superbonus 110%: così perdono tutti».

«La bolletta energetica italiana in due anni è passata da 8 a 50 miliardi: è evidente che non bastano i ristori», ha aggiunto Mauro Gola, presidente di Confindustria Cuneo. Nell’incontro è stato ricordato che l’edilizia vale il 22% del Pil italiano e la metà dei fondi nazionali del Pnrr passano dall’edilizia. A questi aumenti si somma anche il ritardo per reperire lane di roccia, ponteggi, isolanti (attese fino a 9 mesi) oltre alla difficoltà a trovare manodopera.

Gazzano e alcuni amministratori hanno ricordato che sarebbe utile valutare di «fare magari meno opere, ma completare quelle in corso o già finanziate e approvate con clausole immediate di revisione prezzi. Ormai le aziende presentano preventivi con validità di 2 o 3 giorni, non di più». Ci sono state anche testimonianze di aziende in crisi, mentre parlamentari e amministratori hanno spiegato che potrebbe essere utile una revisione del Pnrr «in una situazione di speculazione che non è ordinaria e non è di mercato: è una crisi di sistema e riguarda tutti».

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