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Francia: il governo presenta un piano di rilancio da 100 miliardi che punta su lavoro, competitività e ambiente

Competitività, transizione ecologica, coesione sociale e territoriale. Soprattutto lavoro. Sono i pilastri del Piano di Rilancio da 100 miliardi di euro su due anni, che si propone di rimettere in moto l’economia francese, dopo lo shock del Covid-19.

Il Governo lo presenta ufficialmente oggi, ma le grandi linee sono già emerse. Il premier Jean Castex, in un’intervista  radiofonica, ha sottolineato che l’obiettivo del piano è di creare 160mila posti di lavoro nel 2021. La crisi – ha detto – “farà perdere alla Francia 100 miliardi di ricchezza nazionale e porterà a un tasso di disoccupazione esplosivo”.

Per rafforzare la competitività del Paese, l’esecutivo francese mette sul piatto 35 miliardi di euro, con una riduzione di 10 miliardi l’anno delle imposte di produzione a carico delle aziende, che andrà a beneficio soprattutto delle piccole e medie imprese. Sono poi previsti 3 miliardi di sostegno ai mezzi propri delle aziende tramite garanzie pubbliche a prestiti partecipativi accordati dalle banche, con la speranza di mobilitare il settore bancario tra 10 e 15 miliardi.

Altri 11 miliardi, che erano previsti dal Programma di Investimenti per il Futuro, saranno dirottati sul Piano di Rilancio e riguarderanno in particolare l’innovazione. Alla transizione ecologica andranno 30 miliardi. I trasporti beneficeranno di 11 miliardi, 4,7 dei quali a favore delle ferrovie Sncf per sviluppare il trasporto merci su rotaia e le piccole linee.

Il resto andrà ai trasporti pubblici e al ‘piano biciclette’. Quasi 7 miliardi andranno al rinnovamento energetico degli edifici, di cui 4 miliardi per gli edifici pubblici, come le scuole e 2 miliardi per le famiglie. Per accompagnare le imprese nella transizione ecologica sono previsti 9 miliardi, destinati in particolare alla ricerca e all’innovazione, con 2 miliardi per sviluppare l’idrogeno verde, cioè non derivante dagli idrocarburi. All’agricoltura sostenibile e allo sviluppo di un’alimentazione più sana andranno poi 1,2 miliardi. Per la coesione sociale e territoriale arriveranno 35 miliardi.

Il piano a favore dell’occupazione giovanile beneficerà di 6,5 miliardi ed è già stato votato in estate. Include in particolare un aiuto di 4.000 euro per l’assunzione di un giovane di meno di 26 anni con un contratto minimo di 3 mesi, dei premi per l’assunzione di giovani in alternanza con la formazione e l’estensione dei contratti di inserimento. Una sorta di ‘scudo anti-disoccupazione’ prevede 6,6 miliardi per finanziare l’attività parziale (cassa integrazione) di lunga durata e 1 miliardo per rafforzare la formazione soprattutto nei settori ‘dell’avvenire’.

Agli investimenti degli enti locali andranno 5,2 miliardi e circa 6 miliardi saranno stanziati per il sostegno degli investimenti degli ospedali. Il sussidio alle famiglie per l’inizio dell’anno scolastico sarà aumentato di 100 euro per un totale di 500 milioni e il piano anti-povertà ed esclusione riceverà 200 milioni in più.

Interpellato sulle critiche secondo cui il Governo sta facendo dei regali alle imprese, Castex ha risposto che il piano “è un regalo per la Francia, per rilanciare l’economia e lottare contro la disoccupazione, è l’obiettivo prioritario del piano. Se le imprese ripartono, ci sarà meno disoccupazione”.

Circa 80 miliardi del piano peseranno direttamente sul bilancio statale e andranno ad aumentare il debito pubblico francese, che quest’anno è già atteso al 121% del Pil. Secondo l’Insee nel secondo trimestre il Pil d’Oltralpe è caduto del 13,8% e quest’anno è prevista la perdita di circa 800mila posti di lavoro.

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