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Fca pronta a chiedere oltre 6 miliardi di euro con il prestito Garanzia Italia per l’emergenza Covid19

Un paracadute liquidità pronto ad aprirsi per Fca e la famiglia Agnelli. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, Fca Italy, la società operativa del Lingotto con sede in Italia (è l’azienda a cui fanno capo le fabbriche nel Paese), avrebbe messo in moto le macchine per richiedere la garanzia dello Stato italiano su prestiti per circa 6,5 miliardi, a valere sul plafond gestito dalla Sace.    

La mossa rappresenta una diretta conseguenza di quanto accaduto nella notte tra l’altroieri e ieri, quando il Lingotto ha annunciato la rinuncia alla distribuzione del dividendo ordinario da 1,1 miliardi sul bilancio 2019.

La concessione delle garanzie statali è infatti subordinata a una serie di condizioni, tra cui spicca quella dell’impegno di non approvare la distribuzione dei dividendi o l’acquisto di azioni proprie nel corso del 2020.

Nello stesso tempo la decisione della società presieduta da John Elkann ha rafforzato l’intesa con Psa Peugeot Citroen per l’aggregazione tra le due case, visto che non solo la società transalpina ha anch’essa rinunciato alla distribuzione di una cedola di eguale importo, ma che in una nota congiunta i due colossi hanno confermato l’intenzione di fondersi entro il primo trimestre 2021.

Mentre resta da capire la sorte del dividendo straordinario da 5,5 miliardi che il Lingotto distribuirà prima del closing con Psa. Ma questo comunque avverrà nel 2021 e quindi non sarà soggetto alle restrizioni imposte dal governo. 

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