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Fatih Birol, direttore esecutivo Aie: “Le emissioni di metano da combustibili fossili devono diminuire del 75% al 2030” | Lo scenario

“Le emissioni di metano da combustibili fossili sono aumentate leggermente fino a quasi 120 milioni di tonnellate nel 2023. Grazie ai satelliti, la trasparenza su dove e quando si verificano le perdite di metano migliora continuamente, rafforzando la responsabilità. Per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius, le emissioni di metano da combustibili fossili devono diminuire del 75% entro il 2030”.

Lo ha scritto su Twitter il direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale dell’energia (Aie), Fatih Birol, dopo la pubblicazione dell’aggiornamento 2024 del ‘Methane Global Tracker’, spiegando che “la Cop28 è stata un momento importante per aumentare le ambizioni. Ora dobbiamo sfruttare questo slancio mantenendo gli impegni assunti e coinvolgendo al contempo più Paesi e aziende. Ridurre il metano derivante dalle attività legate ai combustibili fossili è uno dei modi più semplici ed economici per ridurre le emissioni di gas serra e limitare il riscaldamento globale nel breve termine. L’analisi mostra che circa il 40% delle emissioni di metano nel 2023 avrebbe potuto essere evitato senza alcun costo netto”.

“E’ in arrivo anche una maggiore trasparenza sulle emissioni di metano, un passo essenziale per affrontarle. Nel 2023, le emissioni indicate nella rendicontazione del settore petrolifero e del gas sono state inferiori del 95% rispetto alle stime dell’Aie. Il numero di satelliti che monitorano le emissioni di metano è però in crescita, fornendo un quadro globale più chiaro. Abbiamo gli strumenti di cui abbiamo bisogno. Ora, il mondo deve unirsi per ridurre le emissioni di metano il prima possibile. Ciò farebbe un’enorme e immediata differenza nella lotta contro il cambiamento climatico”, ha concluso.

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