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[Esclusiva] Il messaggio del Premier Giuseppe Conte: «L’Osservatorio Riparte L’Italia svolge un ruolo prezioso nell’interesse del Paese»

Il Premier Giuseppe Conte è intervenuto sabato mattina in esclusiva all’evento “Insieme per Ricostruire” organizzato dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia che è attualmente in corso a Bologna e in diretta streaming sul nostro sito.

Di seguito l’intervento integrale.

«Il vostro Osservatorio svolge un’attività preziosa»

«Un saluto a tutte le autorità presenti, un saluto al Professor Luigi Balestra, quale Presidente del Comitato di indirizzo dell’Osservatorio Riparte l’Italia. E’ per me un piacere intervenire, anche se a distanza, a questo incontro da cui sono certo scaturiranno idee, proposte, opinioni spunti di riflessione certamente preziosi anche per il nostro lavoro nell’interesse del Paese, dei cittadini, delle imprese. Con l’Osservatorio Economico e sociale Riparte l’Italia vi siete posti l’obiettivo di offrire un contributo, di indicare delle direttrici per migliorare la nostra vita collettiva, “oltre l’emergenza”, come avete precisato.

Io penso che queste iniziative siano necessarie per dare vita a stimoli e impulsi di cui abbiamo bisogno per ripartire insieme. Veniamo da mesi molto difficili, abbiamo combattuto e ancora stiamo affrontando una pandemia inattesa, sconosciuta. Negli scorsi giorni autorevoli testate, e penso a Bloomberg e al Financial Times, hanno riconosciuto all’Italia la capacità di aver gestito meglio di altri Paesi l’emergenza, tenendo sotto controllo l’epidemia.

«Orgoglioso dell’Italia»

Da Presidente del Consiglio, lasciatemelo dire, sono orgoglioso di questi riconoscimenti. Dobbiamo essere tutti fieri del comportamento esemplare dimostrato da tutta la comunità italiana, lo spirito di solidarietà, il senso di comunità che ci hanno unito nei mesi più difficili della pandemia oggi non vanno dispersi. Non dobbiamo disunirci, sfilacciarci nella fase cruciale della ricostruzione. Credo che oltre alla sfida della resilienza possiamo vincere anche la sfida della ripartenza, ed è un impegno che prendiamo davanti alle generazioni future: non c’è quindi sfida più importante! Il confronto continuo tra Stato, attori economici, sociali, cittadini, comunità tutta ci aiuta senz’altro a focalizzare con maggior decisione in che modo utilizzare la storica occasione dei 209 miliardi ottenuti in sede Europea per far procedere speditamente il progetto di una nuova Italia con la spinta del Recovery Plan.

«Il vostro manifesto culturale è il nostro impegno quotidiano»

Molte delle parole d’ordine del manifesto del vostro Osservatorio sono le stesse poste alla base del lavoro che stiamo mettendo in campo in questi mesi: Sviluppo, Efficienza, Sostenibilità, Innovazione, Solidarietà.

Sul fronte economico la pandemia ha spinto verso un maggior protagonismo dello Stato in tutto il mondo ed è un dovere dello Stato, ritengo, fare uno sforzo per proteggere cittadini, famiglie e imprese e accompagnarle verso una crescita, verso uno sviluppo sostenibile. Negli scorsi mesi ci siamo mossi per creare le condizioni affinché gli investimenti si trasformino realmente e rapidamente da freddi numeri in bilancio di opere, cantieri, interventi che migliorino efficacemente e realmente la vita dei nostri cittadini e dei nostri territori. Va in questa direzione anche il Decreto Semplificazioni, lo considero un acceleratore per lo sviluppo, per una maggiore efficienza per la macchina amministrativa, che ci consentirà, insieme ad altri interventi che abbiamo in cantiere, di non disperdere risorse ed energie nei rivoli della burocrazia in un momento così cruciale.

«Un decreto per sbloccare i cantieri, ma la velocità non basta»

In questi giorni firmerò un decreto per individuare i cantieri che avranno un percorso accelerato e i relativi commissari. Ma non può essere “velocità” l’unica parola d’ordine della crescita e dello sviluppo di cui abbiamo bisogno per ripartire, questo percorso deve essere anche sostenibile e sostenibile innanzitutto a livello ambientale. Con il superbonus edilizia al 110% ad esempio diventa concreta la possibilità di produrre occupazione e lavoro nel settore dell’edilizia, perseguendo però l’obiettivo dell’efficientamento energetico, dell’adeguamento sismico delle abitazioni. Intendiamo estendere questo strumento anche oltre il 2021.

Con il Recovery Plan almeno il 37% delle risorse disponibili riguarderà investimenti green, quindi transizione energetica in settori strategici come l’automotive, il potenziamento della rete idrica, il contrasto al dissesto idrogeologico, l’efficientamento energetico degli edifici pubblici.

Altrettanto importante è la sostenibilità sociale. Non c’è crescita se qualcuno rimane indietro senza protezioni, se non c’è la stella polare della solidarietà, dell’inclusione a indicarci la strada giusta. Qualcuno ha classificato alcuni provvedimenti emergenziali del Governo come una “pioggia di bonus”, di sussidi. In realtà erano il giusto ombrello con cui riparare le categorie più esposte alla tempesta.

«Continueremo a mettere al centro le persone e la loro dignità»

Questo ci impone di ragionare per il futuro su un Welfare che metta sempre al centro la persona, la sua dignità, il diritto per i giovani ad avere strumenti per non cedere alla cultura dell’odio, della violenza, per abbracciare la speranza, il sogno di realizzarsi, il diritto di poter costruire una famiglia.

Parlando di giovani e di futuro non possiamo ignorare che l’Italia riparte solo se riparte la scuola. Siamo in giorni cruciali. In queste prime settimane l’anno scolastico è ripreso in modo ordinato, nel rispetto delle regole, simbolo questo, potremmo dire, di un’Italia che si rialza e riprende a correre.

«Trasformeremo le scuole italiane in luoghi innovativi per le professioni del futuro»

Contemporaneamente, però, su scuola, università e ricerca il nostro Paese non può accontentarsi della situazione pre-pandemia. Dobbiamo programmare, preparare da subito un nuovo slancio. Intendiamo trasformare tutte le classi italiane in luoghi innovativi per l’apprendimento, collegare le scuole superiori alle professioni del futuro, dando agli istituti gli strumenti e i mezzi per creare sin da subito lavoratori digitali. Investiamo sui poli tematici di ricerca in ambiti come il fintech, agritech, promuoviamo le industrie strategiche nel settore aero-spaziale. È nostro obiettivo anche sostenere interventi per la digitalizzazione della sanità, per la telemedicina.

«La rete unica sarà la nuova Autostrada del Sole»

L’innovazione dovrà rimanere in cima alla nostra agenda per la ripresa. L’Italia del boom economico trovò nell’autostrada del sole la risorsa e il collegamento in grado di unire il Paese e favorirne la crescita. Oggi acceleriamo sul fronte dell’autostrada del nostro futuro, un’infrastruttura digitale unica in banda ultralarga, capace di proiettare velcoemnte il nostro Paese in avanti, recuperando il tempo perduto.

Investire sulla rete unica significa fornire a tutti gli studenti la possibilità di accedere a tutte le informazioni in maniera semplice e rapida, alla scuola di digitalizzarsi e rispondere alle aspettative dei nostri ragazzi. Significa anche rafforzare un rapporto diretto, veloce, tra cittadini e servizi pubblici e privati, aprire la strada a nuove opportunità di sviluppo nelle aree depresse d’Italia, dove i dati potrebbero finalmente viaggiare alla velocità degli obiettivi delle imprese innovative e dei sogni dei nostri giovani, che sono troppo spesso costretti a emigrare.

Nell’augurarvi buon lavoro, intendo fare un auspicio per il nostro Paese: ripartire significa ritrovare la fiducia nel fatto che l’Italia ha un potenziale enorme, dobbiamo rialzarci per accelerare, non per stare in piedi come prima. All’Italia non manca nulla per farcela, l’Italia non ha motivi per accontentarsi. L’Italia può, deve osare. Buon lavoro».

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