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Enrico Bucci (biologo, docente alla Temple University di Filadelfia): «Il degrado della comunicazione scientifica sta facendo danni»

In questa fase di pandemia “stiamo sperimentando il degrado della comunicazione scientifica. Una comunicazione ‘malata’ che sta già creando danni” e di cui è difficile liberarsi nel nostro Paese senza un “ente indipendente, non legato alla politica e alle sue ingerenze”, che aiuti a discernere tra opinioni degli scienziati e dati fondati.

È il ‘j’accuse’ del biologo Enrico Bucci, docente negli Usa alla Temple University di Filadelfia, intervenuto al Consiglio generale dell’Associazione Luca Coscioni. “Questo problema, nella crisi Covid – ha detto – ha assunto un rilievo esplosivo, stiamo sperimentando, e sperimenteremo ancora, i gravi effetti negativi delle cattive decisioni”.

Per Bucci “l’effetto nefasto che ha l’intervento diretto della politica sulla scienza” in Italia è legato al fatto che “manca completamente un ente scientifico indipendente che non sia di nomina diretta da parte della politica”.

In Italia “siamo abbandonati alla comunicazione di singoli ricercatori, con tutto il carico di interessi che si portano dietro e che, contrariamente a quanto si può pensare, non sono interessi economici legati alle case farmaceutiche, ma quelli diretti a mantenere consenso, per se o per altri soggetti, come i politici”, denuncia il professore.

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