Ennio Doris, fondatore di Mediolanum, guarda al futuro economico del Paese con ottimismo: “Dobbiamo dare tempo ai vaccini – dice in un’intervista al Messaggero -. Questione di mesi. E’ come durante la seconda guerra mondiale”, i vaccini oggi “sono le nostre forze alleate che progressivamente stanno liberando le popolazioni dall’oppressione pandemica”. A quel punto, sostiene, “ci lasceremo alle spalle questa pandemia che ci ha messo tutti sotto una cappa di terrore come in un conflitto mondiale. Ripartiremo di slancio, con entusiasmo ed energia inimmaginabili”.
“Dobbiamo farci trovare pronti per quando saremo liberati dal virus e vedo molte condizioni favorevoli”, afferma. L’economia italiana, a suo avviso, ha bisogno di “snellire le procedure”, investire nelle infrastrutture e della “spinta digitale”. Al momento “la nostra economia è bancocentrica, le nostre imprese sono finanziate per il 95% dalle banche. C’è bisogno di un moderno, ampio e trasparente mercato finanziario, come quello americano, quello inglese – sostiene -. La nostra economia è fatta di piccole e medie eccellenze ed è forte nell’industria manifatturiera. La ripartenza verrà da lì, ma c’è bisogno di capitali provenienti dal mercato, anche estero”.