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Elena Ugolini propone una legge bipartisan in Emilia-Romagna sulla natalità | L’iniziativa

“Facciamo insieme la legge sulla natalità”. Tende una mano al neo presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, e al centrosinistra, la consigliera civica ed ex sfidante alla presidenza della Regione, Elena Ugolini. Nell’aula dell’Assemblea legislativa, poco prima, il neo governatore illustrando il suo programma aveva indicato tra le priorità per il suo mandato proprio l’aumento delle nascite e l’uscita dall’inverno demografico.

Sul tema Ugolini ha annunciato in aula la presentazione di una risoluzione e la creazione di un gruppo di lavoro trasversale “per costruire una legge che faccia diventare l’Emilia-Romagna un punto di riferimento. Se la nostra Regione diventa inospitale per chi vuole un figlio è una regione in cui non voglio abitare”, aggiunge Ugolini. “Spero che de Pascale – aggiunge Ugolini – sia il governatore di tutti e non solo del 28% degli aventi diritto che lo ha votato alle elezioni”.

“Noi – conclude – saremo una lente di ingrandimento per i cittadini, per mostrare cosa sta facendo la Regione e come sta mettendo le risorse a disposizione di tutti per lo sviluppo e la crescita”.

Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, accoglie l’apertura della consigliera civica Elena Ugolini per elaborare una legge bipartisan a sostegno della natalità.

“Io vengo da una cultura che pensa che dobbiamo dare il diritto a tutte le famiglie dell’Emilia-Romagna di avere il numero dei figli che sogna – dice de Pascale – . Dobbiamo essere accanto alle famiglie” e “Ugolini non lo ha detto in maniera troppo diversa da come la intendo io”.

“Tante famiglie dell’Emilia-Romagna, però, o per ragioni di carattere economico e molto più spesso per ragioni di carattere sociale, come organizzazione dei servizi e conciliazione dei tempi di vita e lavoro, alla fine decidono di fare meno figli di quello che vorrebbero. Penso che su questo dobbiamo lavorare molto”, è la considerazione del neo governatore che punta a investire “nei servizi e nel sostegno alle famiglie con politiche che consentano di avere i figli che desiderano. Visto che su questa legge vogliamo provare a lavorare assieme alle opposizioni – conclude – penso che ci si dovrà confrontare”.

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