Il rifiuto degli USA all’offerta europea di zero dazi era scontato e atteso.
Come già scritto su InPiù, uno degli obiettivi di Trump è riscuotere centinaia di miliardi di dollari dai dazi per poter ridurre le tasse sui ricchi americani.
In queste condizioni, mai Trump rinuncerà almeno a quel 10% già messo che potrebbe fruttare 450 miliardi di dollari sulle importazioni annue degli USA.
I negoziati, secondo Trump, dovrebbero servire per evitare o ridurre gli extradazi del 20 e più per cento, minacciati e poi sospesi.
Trump è un negoziatore (si dice) e a fronte di un negoziatore, la cosa da non fare è correre da lui per negoziare.
Concentriamoci su come sostituire il mercato americano con quelli dell’America Latina, dell’India e soprattutto della Cina e trattiamo i dazi di Trump per quello che sono: tasse americane sui consumatori americani che saranno più poveri.
Tasse discriminanti, che vanno denunciate al WTO per chiedere la condanna degli USA.