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Ecco i punti chiave dell’offerta di Poste Energia | L’analisi

Poste Italiane è presente in maniera capillare su tutto il territorio nazionale con uffici postali anche nei Comuni fino a 5.000 abitanti. Primo punto di forza per l’offerta di nuovi prodotti come l’energia: i potenziali clienti arrivano ogni giorno nelle sedi che sono quasi 13.000 uffici postali (12.800). Ma anche l’acquisto di elettricità e gas direttamente sul mercato, senza intermediazioni, permette di ottenere prezzi vantaggiosi, con pagamenti immediati attraverso le piattaforme PostePay e BancoPosta. Sono questi i punti di forza, per Poste Italiane, della nuova offerta energia luce e gas con cui il Gruppo guidato dall’ad Matteo Del Fante entra nel mercato libero retail.

Il secondo punto di forza sono i prezzi di acquisto vantaggiosi per il Gruppo. «Come Poste andiamo a comprare sui mercati, anche internazionali, dove abbiamo un potere contrattuale e una credibilità per cui i prezzi che spuntiamo sono molto interessanti e poi possiamo offrirli ai nostri dipendenti» e clienti, ha spiegato Del Fante in un incontro pubblico. La leadership di Poste nei pagamenti digitali, già attiva nella telefonia e sulla fibra, chiude il cerchio.

I punti a vantaggio del cliente sono il prezzo della componente energia bloccato per 24 mesi dalla data di attivazione del contratto, il poter scegliere la scadenza della bolletta di luce e gas indicando una data tra il 25 del mese e il 2° giorno del mese successivo, nessun costo di attivazione né depositi cauzionali, la possibilità di disdire in ogni momento il contratto con la rata fissa mensile, senza penali.

Di contro, l’offerta a rata fissa mensile non sembra essere poi così conveniente. La proposta su misura fatta attraverso l’analisi di una bolletta gas di dicembre 2022 (consumi di 2 mesi, 14 ott-6 dic) da 161 euro è infatti risultata di 121 euro mensili; mentre per la luce, su una bolletta di gennaio 2023 (consumi di 2 mesi, 1 nov-31 dic 2022) da 134 euro la proposta contrattuale è risultata pari a 100 euro mensili.

Anche l’opportunità del rimborso l’anno successivo di quanto, eventualmente, si è pagato in più rispetto all’energia consumata, pare sbilanciata sull’azienda. Poste I., infatti, intanto incassa e fa bilancio. Gli obiettivi forniti in occasione dell’aggiornamento del piano strategico 24SI prevedono il breakeven del nuovo business nel 2024 e un Ebit positivo nel 2025. Dulcis in fundo, l’offerta energia di Poste potrebbe sollevare questioni Antitrust proprio sull’obiettivo messo a segno dall’azienda, per usare le parole di Del Fante: «Il potenziamento della strategia di azienda multi-piattaforma con business diversificato tra servizi postali e logistici, finanziari, assicurativi, di pagamento, telefonia e energia».

«L’integrazione verticale dei servizi potrebbe favorire una distorsione del mercato», ha messo in evidenza Diego Pellegrino, portavoce di Arte-Associazione dei reseller e trader dell’energia in un’intervista a MF-DowJones. Il lancio di Poste Energia, anticipato sempre da MF-DowJones il 24 gennaio scorso, segue l’offerta promozionale dedicata ai dipendenti per i 160 anni dell’azienda, che in pochi mesi ha raggiunto il traguardo di oltre 50 mila contratti sottoscritti, e un test pilota nei principali uffici postali del Paese avviato il 16 gennaio scorso. Poste con la sua offerta punta a 700 mila clienti nel 2023, 1,1 milioni nel 2024 e 1,5 milioni nel 2025. Il “3% del mercato”, secondo Stefano Fumi, responsabile del Progetto Energia PostePay. Se Poste riuscirà nell’impresa si posizionerà nella Top 10 dei venditori nel mercato libero. Ma se sarà vero amore coi clienti lo si scoprirà, probabilmente, solo coi risultati del 1° trimestre 2023.

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