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Diana Dimitian (vicepresidente Lfa commercial Levi’s): «La nostra visione si concentra su pilastri: clima, consumo e comunità»

Tra le priorità per il prossimo futuro di Levi’s ci sono innovazione, ma soprattutto sostenibilità, salvaguardia dell’ambiente e riciclo. L’impegno dell’azienda si è amplificato nel corso della pandemia, che ha fatto prendere coscienza della necessità di prendere iniziative di miglioramento al più presto possibile.

A partire dalla riduzione dei consumi, passando per l’uso di fibreorganiche e riciclate fino al lancio di Secondhand, la piattaforma di riacquisto e rivendita, il marchio denimwear mette a punto i suoi nuovi obiettivi green, ai quali si aggiungeranno presto le nuove partnership con due Ong in Italia e Spagna per favorire il recyling dei jeans pre-used, come ha raccontato in questa intervista a MFF Diana Dimitian, vice-president e managing director south Europe, North Africa & Lfa commercial di Levi’s.

Su cosa si concentra la vostra strategia? 

Dall’arrivo della pandemia la nostra strategia si concentra su due aree chiave. Prima di tutto, mettere le persone al centro prendendoci cura dei nostri dipendenti e diffondendo valori di uguaglianza e inclusione. E in secondo luogo rafforzando il nostro impegno nei confronti della sostenibilità. Nel 2021 abbiamo lanciato la nostra prima campagna green “Buy better. Wear longer” e abbiamo recentemente pubblicato il nostro primo rapporto sulla sostenibilità, tracciando un ambizioso percorso di miglioramento.

Cosa state facendo già facendo per preservare l’ambiente?

«La nostra visione sostenibile si concentra su tre pilastri: clima, consumo e comunità. Come azienda ci impegniamo nei confronti dell’ambiente circostante riducendo l’uso dell’energia e di emissioni superflue nella nostra catena di produzione, così come sosteniamo la biodiversità e la riduzione dei rifiuti, in particolare la plastica monouso».

«Inoltre, Ls&co. ha incoraggiato l’economia circolare introducendo sul mercato un denim innovativo con la fibra circulose di re: newcell – che contiene una miscela di cotone organico e fibra filata da denim dismessi. Abbiamo aumentato l’uso della canapa cotonizzata e delle fibre riciclate in tutto il nostro assortimento e abbiamo lanciato Levi’s Secondhand, una piattaforma di riacquisto e rivendita».

Quali sono i vostri progetti per implementare e innovare la vostra visione green?

«L’impegno di Ls&co. per la sostenibilità è a lungo termine, non è una tendenza, è una necessità. Per questo motivo, siamo in procinto di dare il via a diverse partnership in Italia e Spagna con Ong locali che lavorano sull’economia circolare e sulla moda sostenibile. Rifò in Italia, nata nel 2018 in Toscana, e Back to Eco in Spagna lavoreranno con noi per far conoscere questo progetto e invitare i consumatori a donare il loro denim per una seconda opportunità di vita. Il progetto arriverà presto in nostri negozi selezionati nei quali i consumatori potranno donare i loro vecchi denim. Levi’s donerà anche vecchi campioni e capi che saranno riutilizzati e riproposti in nuovi prodotti denim».

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