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[L’intervento esclusivo] Davide Guerra (Direttore Stabilimento Stellantis Termoli): «Ecco i trend della mobilità del futuro, tra sostenibilità e ottimizzazione»

I RELATORI

Davide Guerra, Direttore Stabilimento Stellantis Termoli, ha partecipato alla prima giornata del Festival del Sarà – Dialoghi sul Futuro 2021, dal titolo “Transizione Digitale/Energetica”. Un evento realizzato in collaborazione con il nostro Osservatorio. Riportiamo di seguito il suo intervento.

“I trend della mobilità futura sono particolari, diversi e molteplici. Ve ne darò una overview generale, sulla base del fatto che soddisfano delle esigenze che derivano da metropoli, megalopoli e capitali europee, ma che risulteranno utili anche a cittadine come Termoli in un prossimo futuro.

I trend della mobilità nascono dal soddisfacimento di due obiettivi, il miglioramento della qualità dell’aria che si è imposto a livello mondiale, e la riduzione dei tempi di trasporto. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato in diversi studi che più del 92% della popolazione mondiale risiede in aree con un’aria poco salubre. Ci si è imposti una riduzione delle emissioni della Co2, uno dei gas responsabili dell’effetto serra, pertanto la Comunità Europea già dal 1° gennaio 2020 con decreti e quant’altro ha definito quelli che sono i limiti delle emissioni delle Co2 per il 2025 e per il 2030.

Detto questo, cosa farà il settore Automotive per poter andare incontro al soddisfacimento di questi risultati? Per la riduzione delle emissioni di Co2 vale per tutto il settore automotive l’elettrificazione. L’elettrificazione spinta significa appunto conversione delle motorizzazioni tradizionali verso la motorizzazione elettrica, e in questo Termoli potrà essere protagonista.

Bisognerà poi ridurre la presenza del carbonio nei combustibili che dovranno passare da combustibili fossili a combustibili di altra natura. Un trend di riduzione del tempo di percorrenza e questo vuol dire riduzione del traffico. Riduzione del traffico vuol dire anche riduzione del numero di quantitativo di vetture. Quindi uno dei trend sarà la pratica del car sharing, quindi l’utilizzo di vetture nel momento in cui ce n’è bisogno, superando il concetto della vettura di proprietà. In sostanza sarà il noleggio di una vettura per l’esigenza specifica del momento.

Nel 2020 circa 15 milioni di persone hanno usufruito di questo tipo di pratica, le macchine sono ovviamente da dover trovare e ci si dirige verso queste. In un futuro però la mobilità e la guida autonoma faranno sì che le vetture arriveranno esattamente da colui che le avrà prenotate. Sembra essere qualcosa di futuristico e una chimera, ma così non è perché ormai siamo in uno stadio piuttosto avanzato da questo punto di vista. La guida autonoma consentirà anche la “conducente”, che di fatto non condurrà più una vettura, di vivere la vettura in maniera differente. Infatti questo consentirà nello spostamento da un punto A a un punto B di non essere il fautore di questo spostamento ma di rimanere connesso con ciò di cui ha bisogno, il lavoro, la vita sociale o la vita privata che sia.

Tutto questo deve necessariamente passare tramite una connettività, quindi una transizione sempre più spinta verso una big data. Le vetture dovranno essere connesse o tra di loro o anche con l’ambiente circostante, come semafori, bus, taxi, infrastrutture. Se ci sarà un dialogo tra queste autovetture che si muoveranno come un’unità unica, la vettura stessa sceglierà quali strade dover percorrere in funzione dell’orario, della quantità di traffico, di eventuali incidenti che ci sono stati di cui la vettura è consapevole grazie alla trasmissione di segnali o informazioni provenienti da altre vetture. Potranno usufruire anche di settaggi di semafori che cambieranno in funzione della situazione circostante dell’ambiente.

In ultimo, anche il bike sharing o l’e-bike, che servono a superare la congestione da cui sono afflitte ormai diverse città e che passeranno diversi anni di transizione prima di risolverla. Adesso si sta andando sempre più verso l’uso di biciclette, e-bike, o anche sharing di scooter o anche di monopattini, ed è una mobilità che si sta diffondendo, tipica anche tra i giovani, ma che prenderà piede nei prossimi 1-2 anni fintanto che non si completerà la transizione. Questi sono i trend generali della mobilità futura.

Abbiamo scelto di investire su Termoli, l’8 luglio il CEO di Stellantis fa ha confermato che una delle 5 giga factory che stiamo costruendo nel mondo si farà a Termoli, il che significa che effettivamente è ciò che di meglio si poteva sperare per Termoli. La necessità di vivere questa transizione verso l’elettrico della mobilità fa sì che tutti i siti in Italia dovranno essere parte attiva e protagonista di questa conversione, di questa transizione.

L’aver annunciato Termoli e un futuro di Termoli prima di tanti altri è un qualcosa di estremamente positivo. Per Giga Factory si intende uno stabilimento, quindi una factory, una struttura di produzione componentistica che vada nella direzione dell’elettrificazione. Il che significa celle per batterie, batterie e motori elettrici. Nel caso di Termoli molto più probabilmente si parlerà di pacchi batterie e celle batterie. Verrà comunque mantenuta la produzione di motori di alta gamma per Maserati e Alfa Romeo che verrà mantenuta nel prossimo futuro fino a transizione completata.

Sicuramente nel 2030 avremo a Termoli uno stabilimento che alimenterà la parte energetica delle carrozzerie a noi più vicine ma anche in tutto il mondo, perché necessariamente dovrà coprire il fabbisogno di tutto il mondo”.

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