“Un anno fa ci saremmo messi la testa sottoterra a pensare un calo del Pil attorno all’8%, ma adesso si può dire che non sia un numero così drammatico: credo che Istat e governo stiano monitorando il Prodotto interno lordo anche su base mensile e penso stiano facendo bene”.
Così Francesco Daveri, docente di Practice di Macroeconomics e direttore del Master in Business Administration presso la SDA della Bocconi, commenta i dati del Pil diffusi dall’Istat.
“Credo che siano dati in linea con le previsioni del governo – aggiunge Daveri – e che il secondo trimestre dell’anno sia stato un po’ meno negativo di quanto ci si aspettasse: e’ chiaro che il dato, con le enormi oscillazioni di questo momento, vada monitorato su base mensile e penso lo si stia effettivamente facendo, per arrivare alla media trimestrale che viene poi comunicata: già tra aprile di piena chiusura e maggio, con le prime riaperture, c’è una chiara differenza”.
Secondo il docente di Practice di Macroeconomics dell’Universita’ Bocconi di Milano sono stati ovviamente la grande distribuzione e il farmaceutico i settori che hanno principalmente sostenuto il prodotto interno lordo in questo periodo, oltre ai diversi comparti collegati, come la logistica o la meccanica strumentale.
“Ma guardando al secondo semestre e alle indicazioni di timida ripartenza, anche per il turismo non sarà un anno zero: le prime presenze straniere sono già segnalate e, dopo qualche settimana di assestamento, già da luglio la stagione sarà più che attiva. Non dispererei nemmeno per l’automobilistico – conclude Daveri – perché è vero che molti consumatori hanno accusato un calo del reddito, ma gli acquisti rinviati in questi mesi non saranno del tutto accantonati”.