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Daniele Peli (ad Intred): «Prospettive positive, grazie a quotazione Aim siamo in grado di competere con operatori Tlc strutturati»

Daniele Peli, co-founder e amministratore delegato di Intred, operatore di telecomunicazioni quotato sull’Aim da luglio 2018, è intervenuto ai microfoni di MF-DowJones.

«Le prospettive per il futuro sono positive, visto che ormai abbiamo tutte le caratteristiche per continuare a crescere e migliorare il nostro business, anche aumentando il perimetro aziendale qualora ci siano opportunità da cogliere».

Peli spiega il processo intrapreso da Intred, che ha reso l’operatore di telecomunicazioni più strutturato e in grado di competere sul mercato. «Quando abbiamo deciso di intraprendere il percorso di quotazione sul mercato Aim Italia, ormai quasi 3 anni fa, l’abbiamo fatto pensando di dotare la società delle risorse finanziarie e del know how necessari per proseguire nel percorso di sviluppo e ampliare maggiormente la nostra offerta in termini di infrastruttura e di conseguenza anche commerciale. Ritengo che, anche grazie a questo percorso, ora Intred sia in grado di competere sul mercato con operatori Tlc strutturati e anche vincere gare di rilevanza nazionale».

L’ad ricorda la recente assegnazione a Intred da parte di Infratel Italia, la società in house del Ministero dello Sviluppo Economico, del miglior punteggio nel Lotto 2 del bando di gara per la fornitura di connettività Internet a banda ultralarga per 4.592 sedi scolastiche del territorio lombardo. «Un esito che ci ha dato molta soddisfazione e che riteniamo possa essere un punto di svolta verso un’ulteriore crescita di Intred».

In generale, per Daniele Peli «la quotazione sul mercato Aim può sicuramente garantire alle aziende che decidono di percorrere questa strada un contributo sotto tanti punti di vista, dalla maggiore visibilità nei confronti degli stakeholder all’accesso alla finanza. Le recenti nuove norme introdotte inoltre hanno portato notevoli migliorie, visto che hanno innovato alcune specifiche procedure che puntano a garantire maggiore liquidità al mercato e più vicinanza alle caratteristiche delle aziende italiane. Inoltre, l’introduzione dell’obbligatorietà di figure indipendenti e professionali per rispondere al principio di trasparenza ritengo possa essere un segnale importante degli investitori, anche internazionali. Sto pensando, per esempio, all’obbligatorietà del consigliere indipendente e dell’Investor Relation, che sono una prassi consolidata per molte aziende come Intred, ma il fatto di averlo messo nero su bianco ha tolto ogni dubbio di interpretazione e valutazione»

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