“Dal 2008 ad oggi hanno chiuso 500 aziende metalmeccaniche dell’indotto auto. Siamo al 18esimo anno di cassa integrazione, si è prodotta più cassa integrazione che auto in 18 anni. Qui si tratta di ricostruire una presenza industriale, dove sicuramente Stellantis deve ancora giocare un ruolo, ma è uno spazio limitato, troppo piccolo per il peso economico che l’autoveicolo ha su questa provincia e su questa regione.”
Lo afferma il segretario della Cgil Piemonte, Giorgio Airaudo, intervenendo al Consiglio regionale aperto del Piemonte sulla crisi del settore auto.
“Stellantis è un interlocutore – ha aggiunto – ma bisogna capire se ce ne sono anche altri. Senza un secondo produttore non si giustificano i 3 milioni di metri quadri di Mirafiori: ci pensi il Comune di Torino, che ha uno strumento chiamato piano regolatore.”
Per quanto riguarda la componentistica, Airaudo ha sottolineato che “nell’ultimo mese in Piemonte ha chiuso una fabbrica alla settimana. Rischiamo di perdere la componentistica, che è la cosa più preziosa che ci è rimasta, perché è l’ultima struttura industriale integrata di questo Paese. C’è una crisi congiunturale e abbiamo bisogno di strumenti qui e ora.”
Infine, il segretario della Cgil Piemonte ha concluso: “Abbiamo bisogno di uno strumento, un nuovo ammortizzatore sociale finanziato dall’Europa, per gestire la transizione.”