“Le scuole sono obbligate a seguire un protocollo molto rigido sul Covid, continuiamo ad applicare alla lettera la normativa di igienizzazione dei locali prevista e il resto. Ma il nostro lavoro rischia di essere vanificato. Domani le scuole secondarie di secondo grado riapriranno in presenza con gli stessi punti interrogativi di quando si è chiuso.
Preoccupa per studenti e famiglie l’evidenza immortalata nei riscontri dei Nas sul fronte trasporti. Abbiamo partecipato a numerosi tavoli di confronto istituzionale sul tema, ma in concreto è stato fatto poco. Stamattina mi hanno comunicato già 12 situazioni di positività tra alunni e famiglie nell’istituto che dirigo, e non si è ancora tornati in presenza. Viene il dubbio di come sia stata gestita la zona rossa nel Lazio, con scuole chiuse e ragazzi davanti ai bar o in vari luoghi pubblici assembrati senza mascherina”.
Così Cristina Costarelli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Presidi (ANP) di Roma e dirigente scolastica del Liceo Newton, alla vigilia del ritorno in presenza fino al 75% delle superiori, commenta i risultati emersi dalla campagna nazionale sui controlli Covid a bordo dei mezzi pubblici, realizzata dal comando Carabinieri per la Tutela della salute.
“Ribadiamo il consiglio, per chi può farlo, di raggiungere la scuola con mezzi propri – prosegue Costarelli – e chiediamo alla sindaca Raggi, almeno nella fascia di punta del mattino, di riaprire la Ztl per agevolare la frequenza degli allievi delle scuole che ricadono nelle zone centrali”.