Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Così Stellantis allarga il perimetro di attività | L’analisi

Fare auto oggi non significa più soltanto produrle assemblandone i vari pezzi.

Stellantis lo ha capito da tempo, scrive MF-Milano Finanza, e sta ampliando i propri orizzonti oltre il mondo dell’auto in senso stretto promuovendo nuove collaborazioni e investimenti in startup, tecnologie avanzate, batterie per veicoli elettrici, terre rare e anche aerotaxi, scommettendo anche in operazioni di venture capital attraverso il fondo Stellantis Ventures.

Questa strategia è stata messa in campo soprattutto nella prima parte del 2023, scrive MF-Milano Finanza, ma in realtà la casa nata dal matrimonio tra Fca e Psa ha iniziato fin dai primi mesi post-fusione ad allargare il proprio perimetro d’attività.

L’ultima mossa di cui si è parlato a proposito di Stellantis riguarda l’automotive in senso stretto.

Il gruppo è alla ricerca di un partner -un produttore cinese di veicoli elettrici- con cui stringere un accordo commerciale per tornare a consolidare la propria posizione nel mercato automobilistico più grande del mondo.

Il candidato ideale sarebbe stato individuato in Zhejiang Leapmotor, ma al momento non c’è ancora nulla di definitivo.

Per realizzare la transizione green, il gruppo si è dato come obiettivo la produzione di 75 modelli elettrici a batteria (Bev) entro la fine del decennio e in questa direzione sta esplorando tutte le tecnologie disponibili con investimenti in nuove gigafactory e in batterie innovative.

Sul fronte dei chip, dalla nuova alleanza con Foxconn è nata SiliconAuto, joint venture che progetterà e dal 2026 produrrà semiconduttori per il settore auto.

Infine non vanno dimenticati due altri investimenti in forme di mobilità particolarmente innovative.

Uno è l’acquisizione di una quota paritaria con Faurecia (Forvia) e Michelin in Symbio, azienda leader nella mobilità a idrogeno a zero emissioni.

Ma ancor più innovativa è la forma di mobilità a cui lavora Archer: a gennaio Stellantis ha puntato 150 milioni di dollari per salire nel capitale della startup dei velivoli elettrici a decollo verticale (eVtol). A giugno la partnership è passata alla fase esecutiva per la produzione su vasta scala degli apparecchi.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.