Il nuovo leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, difende l’iniziativa del Reddito di Cittadinanza e afferma «chi lo avversa non tiene conto che l’Italia è stato l’ultimo paese dell’Unione europea a prevederlo».
Lo afferma nel corso della sua prima uscita pubblica da leader del Movimento 5 Stelle, durante l’intervista in corso di svolgimento sul palco de La Piazza, l’evento di Affaritaliani.it organizzato a Ceglie Messapica (Brindisi), intervista condotta dal direttore di Affaritaliani.it, Angelo Maria Perrino, e in remoto da Lucia Annunziata, direttrice dell’Huffington Post.
«Non si tiene conto che si lasciava sotto la povertà assoluta tanta gente e quindi non è un imperativo morale ed etico, ma un grave problema sociale e si mette in crisi la coesione sociale. Sullo sfondo» ha proseguito Conte «c’è il tema del salario minimo, del salario cosiddetto “di riserva”».
E ancora: «È una riforma complessa e dobbiamo calibrarla meglio, perché è chiaro che vanno valorizzate le politiche attive sul lavoro» ha sottolineato Conte «ricordo agli imprenditori che ci sono fino a 18 mesi di benefici e sgravi per chi assume un percettore di reddito di cittadinanza».
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