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Confindustria Taranto e ArcelorMittal Italia: «Rilanciare lo stabilimento»

“Rilanciare lo stabilimento, ritessere i rapporti fra l’azienda dell’acciaio e Confindustria Taranto, avviare una interlocuzione “partecipata” sui temi della politica industriale intesa come una serie di azioni condivise delle cui  ricadute possano beneficiare le imprese e il territorio nella sua interezza”. Sono i temi che hanno contrassegnato l’incontro tra ArcelorMittal Italia e Confindustria Taranto avvenuto nella sede della Camera di Commercio di Taranto. Lo annuncia Confindustria Taranto.

Per l’azienda siderurgica erano presenti l’amministratore delegato Lucia Morselli e il responsabile per  le risorse umane Arturo Ferrucci. Per Confindustria Taranto, c’erano invece il presidente Antonio Marinaro con Antonio Lenoci, presidente della sezione metalmeccanica di Confindustria, e Vladimiro Pulpo, delegato per le questioni dell’indotto. Presente anche Luigi Sportelli, presidente Camera  di Commercio Taranto. L’incontro a Taranto si e’ svolto dopo  quello tenutosi a Roma, in Confindustria nazionale, con i  sindacati metalmeccanici.

Fra i temi affrontati con l’ad Morselli, spiega Confindustria Taranto, “la necessità di stabilire un rapporto più diretto fra la fabbrica dell’acciaio e le imprese fornitrici, le progettualità da sviluppare nella logica della simbiosi industriale e gli altri progetti, già messi a punto da Confindustria Taranto e da riprendere in virtù della nuova stagione che si apre fra ArcelorMittal e il  territorio alla luce dei nuovi assetti societari e dei nuovi  investimenti che riguarderanno gli stabilimenti del Gruppo”. 

Confindustria Taranto dichiara che “disponibilità” è stata manifestata da parte dell’ad Morselli “a riprendere i punti contenuti nel cosiddetto Addendum siglato a luglio 2018, con particolare riferimento al corretto adempimento degli obblighi contrattuali nei confronti dei fornitori locali e al pieno e tempestivo pagamento dei crediti, nonché al coinvolgimento  delle stesse aziende nello sviluppo di sinergie relative a iniziative di economia circolare, tenendo conto delle relative competenze e capacità in conformità alle condizioni di  mercato”.

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