Tra i 400 e i 500 milioni di euro di investimenti in 5 anni, un programma di innovazione, SnamTEC, applicata alle operations e articolato in oltre 50 progetti, migliaia di asset e processi già interamente digitalizzati e governati da remoto e un innovation plan in arrivo che guarda fino al 2035, con una finestra costantemente aperta sul mondo delle start up.
È l’innovazione secondo Snam, raccontata dal Chief strategy and technology officer del Gruppo Claudio Farina, oggi a OMC Med Energy.
Intervenuto a margine della tavola rotonda “How to Decarbonize the Industrial Sector: Technologies, Funding and the Role of Start-ups”, Farina ha raccontato il dual approach con cui Snam affronta il proprio impegno nella costruzione dell’energy company di domani: da una parte la proven innovation, per ottimizzare efficienza e prestazioni dell’esistente, dall’altra l’explorative innovation, per essere presenti anche alla frontiera, là dove emergono le novità tecnologiche più promettenti:
“L’obiettivo – ha detto Farina – è capire come testarle e come scalarle a livello industriale. Ecco perché ci siamo dotati di un laboratorio tecnologico interno (T.LAB), che funge da ponte o gateway tra il mondo dell’innovazione più ampio e il team di implementazione di SnamTEC, il nostro programma di innovatione applicata alle operations. I progetti di test eseguiti sono già una ventina.”
“Le startup – conclude Farina – hanno bisogno di supporto per capire come fare quel salto di qualità che le renda appetibili su scala industriale. Ma anche in azienda le competenze legate all’innovazione sono in continuo aggiornamento, con una governance efficace e leggera che agevola il cambiamento. E quest’anno lanceremo il nostro Innovation Plan, una bussola che guiderà Snam nell’identificazione e nella scalabilità delle tecnologie più promettenti.”