Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Centro Studi Confindustria: nel 2021 ci saranno 389 mila persone occupate in meno

“Assumendo una sostanziale stagnazione dell’occupazione tra febbraio e aprile e poi una ripresa in concomitanza con la risalita del Pil, smorzata dagli inevitabili processi di ristrutturazione aziendale e ricomposizione settoriale che avranno luogo in uscita dalla crisi, la variazione del numero di persone occupate nel 2021 si attesterà al -1,7%, pari a -389 mila unità”. E’ la stima del Centro Studi Confindustria. Nel 2022, secondo il Csc, “la risalita della domanda di lavoro è prevista un po’ meno intensa rispetto alla ripresa economica (+3,7% le Unità lavorative annue)”.

La previsione sconta “un rafforzamento della produttività oraria, coerente sia con una crescente digitalizzazione e automazione dei processi di lavoro, sia con una ricomposizione settoriale verso attività a più alta creazione di valore aggiunto, compatibile con una duratura riduzione del peso nell’economia italiana di alcuni servizi ad alta intensità di lavoro. La dinamica dell’occupazione – conclude il Csc – risentirà in parte di queste ricomposizioni, con conseguente necessità di ricollocamento per una parte della forza lavoro, ma risulterà nel complesso positiva: si stima che in media nel 2022 il numero degli occupati aumenterà dell’1,4% (+313 mila unità)”

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.