Nel 2023 le imprese culturali e creative hanno previsto oltre 300 mila contratti di lavoro, il 5,5% del fabbisogno occupazionale complessivo programmato nei settori industria e servizi. Ad attivare la domanda un insieme di imprese appartenenti ai comparti “core” del sistema produttivo: industrie creative, culturali, patrimonio storico-artistico, performing arts e intrattenimento.
A delineare lo scenario è un volume del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e analizzato in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio Tagliacarne.
Per saperne di più:
Gli smartphone creano danni sugli adolescenti | L’analisi di Luca Ricolfi
Cresce l’offerta delle case rifugio per le donne vittime di violenza | I dati Istat
La natalità è bloccata dall’inconciliabilità vita-lavoro e dalla crisi economica | L’analisi
Borghi d'Italia: 90mila occupati e 9 milioni di visitatori che generano un impatto di 5 miliardi di ...
Made in Italy, da Napoli un appello per le eccellenze del Paese. Ricordando Renato Ruggiero | L'iniz...
Sempre dalla parte degli Ultimi. L’eredità di Carlo Di Cicco è qui | L’editoriale