Bisogna aiutare le start up a «esistere». Lo dichiara Luca Burrafato, responsabile paesi mediterranei, Medio Oriente e Africa Hermes, intervenuto a Napoli all’evento sul “Made in Italy nel nuovo mondo”.

«Noi vediamo quanto sia facile per gli imprenditori, anche nostri, costituire aziende all’estero» aggiunge «le riforme abilitanti al Pnrr, quella della giustizia, quella amministrativa, quella del lavoro, vanno fatte dunque assolutamente. Senza di queste, sarà difficile riempire spazi per le nostre aziende, per le nostre start up. Perché è necessario che le aziende possano cambiare rapidamente, siano veloci. Le riforme sono indispensabili».

A suo giudizio, «il più grande successo tra cinque anni sarà rendere possibile fare azienda facendo sistema con la pubblica amministrazione. Adesso invece c’è difficoltà e mettere a terra progetti. Il ponte Morandi è stato un successo, però il modello utilizzato per crearlo si può replicare». Altro fronte su cui lavorare, per Burrafato, è quello dell’export.

L’Italia oggi «è il secondo esportatore in Europa. Ma il modo di fare esportazione sta cambiando. La percentuale di quella in digitale italiana. Occorre che le aziende italiane esportatrici utilizzino il commercio online, affianchino il loro tradizionale canale a quello via web. Ma è anche necessario che vengano create infrastrutture digitali sul territorio italiano con le risorse del Pnrr. Poi c’è il tema degli approvvigionamenti, cioè i loro costi e i tempi, per cui diventa fondamentale capire dove approvvigionarsi. La pandemia presente ancora in alcuni mercati può frenare tutto. Quindi serve scegliere in maniera accurata dove approvvigionarsi è fondamentale». 

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