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Barbara Beltrame (vicepresidente Confindustria): «Abbiamo chiesto al governo di rifinanziare il Fondo 394. Risposte positive da Di Maio»

La vicepresidente di Confindustria con delega per l’internazionalizzazione, Barbara Beltrame, è stata intervistata da askanews riguardo il fondo assegnato a Simest, che ha visto investimenti per 1,5 miliardi di euro. 

«Al governo abbiamo chiesto di rifinanziare anche per il 2021 il Fondo 394 perché nel 2020 c’è stato un boom di domande e su questo il ministro ci ha confermato il suo impegno. Con il nuovo governo Luigi Di Maio è stato confermato ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale e questo per noi significa che ci sarà continuità con le linee di intervento che Confindustria ha sottoscritto con il Patto per l’export a giugno dell’anno scorso».

Beltrame analizza poi il suo operato, dopo la nomina in piena pandemia. «Il mio mandato è iniziato nei primi mesi della pandemia, quindi la mia priorità è stata quella di chiedere misure concrete per aiutare le industrie che esportano. Gli strumenti di Simest fanno parte delle misure che abbiamo chiesto, come strumenti di finanza agevolata per l’export, un prestito a tassi agevolati anche con una componente a fondo perduto che è stata messa a dispozione anche per le Fiere», ha spiegato Beltrame parlando della fase emergenziale e aggiungendo «bisogna dare il massimo supporto al sistema delle fiere, puntare su eventi internazionali soprattutto in questa fase così delicata per la nostra economia. Questi sono eventi fondamentali per le nostre aziende per la promozione del Made in Italy che come sappiamo genera una grossa parte del fatturato estero delle nostre imprese»

Per il futuro la visione è di ampio raggio, con una strategia che immagina l’Italia tra 30 anni. «Invece sul lungo periodo le nostre priorità sono quelle che abbiamo espresso nel volume “Il coraggio del futuro. Italia 2030-2050”. Potenziare la promozione del Made in Italy puntando su ecommerce, lotta alla contraffazione, selezione accurata dei mercati su cui puntare e rilancio del sistema delle fiere. Creare nuovi marchi del Made in Italy e rafforzare le strutture pubbliche che devono promuovere il Made in Italy nel mondo a cominciare dall’Agenzia Ice, perché l’export, come sappiamo e abbiamo visto, in questi mesi è uno dei pilastri dell’economia italiana e quindi il nostro obiettivo è anche aumentare il numero delle imprese che esportano e affermare sempre di più il Made in Italy nel mondo».

Per la vicepresidente di Confindustria bisogna lavorare perché le aziende straniere che hanno investito in Italia restino e aumentino i loro investimenti, attreverso tre aree strategiche di intervento: la prima è la retention, cioè attrarre investimenti, la seconda è la reputazione e la terza è la competitività. 

«Negli ultimi anni stiamo dedicando molta attenzione alla fidelizzazione degli investitori che hanno scelto l’Italia e sono associati a Confindustria. La retention non significa mantenere lo status quo ma significa che chi si è già insediato nel nostro Paese voglia continuare a investirci e questo è doppiamente importante, perché è proprio da questi soggetti che proviene il grosso degli investimenti esteri in Italia». 

«Ovviamente tutto questo implica che le attività generate da quegli investimenti vengano svolte sul territorio, solo in questo modo si può avere una buona customer care, un canale di comunicazione e di dialogo continuo tra le imprese e le autorità locali», conclude Beltrame.

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