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Aurelio Regina (delegato Confindustria per l’energia): «Contro i rincari bisogna sganciare la luce dal gas»

“Ben vengano misure come il credito d’imposta, l’azzeramento degli oneri di sistema, la riduzione dell’Iva sul gas e il bonus sociale per le famiglie. Ma non possiamo permetterci interventi congiunturali di lunga durata.

Non lo reggono i bilanci statali e nemmeno quelli comunitari. Va imboccata una riforma europea che ritrovi lo spirito di quell’Europa che voleva creare un mercato dell’energia integrato, sicuro, capace di offrire a tutti un prezzo efficiente dell’energia”.

Lo ha detto Aurelio Regina, delegato di Confindustria per l’energia, in un’intervista al Messaggero.

“Questa crisi energetica ha prodotto invece disgregazioni e distorsioni ed è altrettanto importante trovare un quadro efficiente ed efficace sul price cap europeo”, ha aggiunto Regina precisando che “dobbiamo costruire le basi per un intervento strutturale, da una parte sul mercato elettrico, e dall’altra sul mercato del gas”.

Finora l’Europa “certamente si è dimostrata timida. E probabilmente ha avuto difficoltà ad individuare anche le modalità di una riforma efficace del mercato del gas.

Mentre l’Italia è ora in grado di farsi promotrice di un modello di riforma del mercato elettrico, frutto di un anno e mezzo di studio, da esportare in tutta Europa, che accompagni la transizione anche verso una un nuovo mercato unico del gas”, ha proseguito.

Nell’ottica di una riforma del mercato elettrico, “presenteremo oggi il nostro progetto al ministro – piano di riforma che abbiamo anticipato con il Presidente Bonomi al parlamento Europeo lo scorso ottobre – e speriamo che se ne faccia promotore in settimana al Consiglio europeo.

L’obiettivo è costruire una piattaforma unica a livello europeo, regolamentata, in modo da garantire maggiore sicurezza, liquidità e trasparenza dei prezzi.

Si tratta di convogliare su una Borsa unica Ue tutti gli indici e i fattori di determinazione del prezzo. Perché più i volumi sono alti, meno il prezzo è soggetto a speculazioni”. Ma il primo passo può essere la riforma del mercato elettrico.

Del resto la stessa presidente Von der Leyen ha promesso una proposta di riforma dei regolamenti entro l’anno.

E già prima dell’impennata dei prezzi avevamo avviato uno studio, nella consapevolezza che la crescita delle rinnovabili avrebbe prodotto un modello di mercato completamente diverso”, ha spiegato.

Regina ha poi spiegato che “si tratta di creare una nuova piattaforma attraverso un percorso di transizione, che noi chiamiamo Maver (Mercato di acquisto e vendita dell’energia elettrica), nella quale si avvia una negoziazione dei contratti a lungo termine Ppa con una parte centrale garante di liquidità e sicurezza.

Questo permetterebbe il superamento progressivo del Mercato del Giorno Prima (MGP) utilizzato oggi” e “avremmo una piattaforma con prodotti che rispondono alla specifica struttura dei costi delle rinnovabili, tecnologie con costi fissi per il 95%”, ha concluso.

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