”L’Italia si trova ad affrontare un inverno demografico di entità complessa, con un tasso di natalità in costante calo e dove l’età media al primo figlio è sempre più alta: 31,6 anni contro la media Ue di 29,7 anni”. Così Antonio Pellicer, presidente e fondatore di Ivi (Istituto Valenciano di Infertilità specializzato nella riproduzione assistita), professore ordinario di Ostetricia e Ginecologia all’Università di Valencia con oltre 1000 pubblicazioni scientifiche all’attivo.
“È necessario andare verso un cambiamento globale che riguardi politiche di welfare e che la sanità punti sulla prevenzione, sulla sensibilizzazione e sulla conoscenza degli argomenti che riguardano la fertilità soprattutto fra i giovani. Ritengo inoltre che la Procreazione Medicalmente Assistita possa essere una valida risposta alle sfide della natalità, offrendo soluzioni concrete e supporto alle coppie che desiderano realizzare il desiderio di genitorialità, ma hanno problemi di infertilità, e rappresentando uno strumento che tutela il diritto alla procreazione e può contribuire alla crescita demografica del Paese. I dati ci dicono che negli ultimi 20 anni – continua il prof. Pellicer – l’età media delle donne che si sottopongono a cicli di Pma è passata da 34 anni nel 2005 a 37 anni nel 2022 e la percentuale di donne sopra i 40 anni è passata dal 20,7% del 2005 al 34% del 2022.
Questo trend conferma quanto siano importanti i controlli, le visite e gli esami per tutelare la propria fertilità rispettandone i tempi, e arrivare – al momento della scelta di diventare genitori – con la consapevolezza di aver messo in campo tutte le misure di salute possibili, ma anche di ricevere il supporto delle Istituzioni. L’inverno demografico rappresenta una questione di rilevanza sociale e culturale, che richiede un approccio da parte della società nella sua interezza”.