Lo stato sulle trasformazioni urbane che stanno cambiando Roma, i traguardi che ci aspettano come Capitale e gli obiettivi di operatori e investitori per i prossimi 5 anni.
Questi i temi al centro del primo panel di Platform Real Estate 2024: la due giorni, organizzata da Platform che ha fatto il punto su futuri scenari immobiliari, rigenerazione e potenzialità pubblico/privato.
L’iniziativa si è tenuta al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI e ha partecipato anche il Presidente Ance Roma – ACER, Antonio Ciucci, intervenendo insieme all’Assessore all’urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia e Marco Sangiorgio AD Società Giubileo 2025.
“Veniamo da anni complicatissimi – ha affermato Ciucci – se non investiamo rischiamo di fermarci.
Scontiamo tempi lunghissimi, condizioni che incidono e cambiano i contorni delle operazioni in atto, soprattutto quelle relative alla rigenerazione urbana.
A Roma abbiamo esempi su esempi di operazioni che vent’anni fa erano appetibili e che oggi non lo sono più.
Va trovato un punto di equilibrio, con strumenti utili per correggere il tiro e guardare oltre il Giubileo, oltre la chiusura dei cantieri PNRR (salvo proroghe), dopo il 2026.
Il nostro è un settore strategico e trainante per questa città.
Coinvolgiamo i capitali privati, dando maggiore certezza normativa e garanzie sul rispetto dei tempi.
Diamoci obiettivi ambiziosi, aggiunge il Presidente dei costruttori romani.
Come Ance Roma – ACER speriamo che il Consiglio Comunale modifichi, quanto prima, le norme tecniche attuative al Piano Regolatore (NTA), a favore di semplificazione e accelerazione.
Sarebbe un passo importante per attrarre investimenti e stiamo anche noi contribuendo.
Non solo: abbiamo la legge regionale sulla semplificazione urbanistica che, se approvata in Consiglio, potrebbe portare ulteriori vantaggi, senza dimenticare l’iter, ancora in corso al Senato, della legge per la rigenerazione urbana.
Inoltre, sarà fondamentale supplire le mancanze nei pubblici uffici: abbiamo bisogno di incrementare le risorse umane e vitale è la capacità amministrativa, in una materia così complessa come l’urbanistica e in una città altrettanto complessa come Roma”.
“Quanto alle sfide che ci attendono e per quanto ci riguarda, direi una su tutte: la sostenibilità.
Oggi è imprescindibile: all’efficientamento energetico dei nostri edifici, al traguardo delle direttive europee, al no al consumo del suolo.
Su questo a Roma c’è molto da fare e la rigenerazione urbana è la svolta” dice Ciucci.
Per il Presidente dei Costruttori Romani: “Ci sono chiaramente delle riflessioni da fare e dovremmo chiederci quanto siamo disposti a investirci.
Perché serve leva finanziaria. In centro come in periferia.
Nei quartieri dove non c’è valore immobiliare, cosa vogliamo fare?
Gli interventi in periferia sono quelli del PNRR, i Pinqua, i PUI: soldi comunque pubblici.
E senza la parte pubblica?
Altre questioni da affrontare per trovare soluzioni e proposte, anche la mancanza di case, l’emergenza abitativa, i costi di costruzione esplosi ultimamente, accesso al credito e i mutui per le famiglie.
Tutti nodi su cui avviare un costruttivo confronto tra pubblico e privato”.