Nello stabilimento che sorgerà a Sesto Fiorentino abbiamo investimento 150 milioni: è la testimonianza che, nonostante la spinta alla crescita e all’internazionalizzazione, il nostro attaccamento alle radici italiane è forte. Lo dichiarato Lucia Aleotti, l’azionista e membro del Cda Menarini, a margine di un evento legato al premio “Fair Play-Menarini” edizione 2021, a Firenze.
«Però» ha aggiunto Aleotti a Italpress «la vocazione internazionale è fondamentale anche per creare questo indotto in Italia. Quindi sicuramente gli Stati Uniti sono importanti, la Cina è un paese molto importante dove l’azienda sta investendo, e poi ci sono le nostre aree di ricerca e sviluppo come l’area degli antibiotici resistenti a tutti gli antibiotici attualmente disponibili. Non dobbiamo dimenticarci che ogni anno muoiono più di 30 mila persone per patologie legate a questi batteri».
«Poi l’oncologia: la scienza ha compreso sempre di più negli ultimi anni che non esiste un solo tipo di tumore per ogni organo, ma tantissimi dipendono dalla struttura genetica delle persone. Noi stiamo lavorando in particolare su patologie abbastanza rare, l’azienda che abbiamo acquisito lo scorso anno in America, la Stemline, ha sul mercato americano un farmaco importantissimo che arriverà a breve anche in Europa per un tumore rarissimo del sangue».
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