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Al via l’iter per la certificazione ‘family friendly’ delle aziende | Lo scenario

Al via l’iter per un sistema di certificazione delle organizzazioni family friendly verso parametri nazionali.

L’iniziativa della ministra alla Famiglia Eugenia Roccella parte dalla buona pratica Family Audit già messa in campo dalla Provincia Autonoma di Trento e dalla collaborazione con la vicepresidente e assessore alle politiche per la famiglia della Provincia autonoma di Trento Francesca Gerosa.

Su iniziativa della vicepresidente Gerosa, infatti, la Giunta provinciale di Trento ha approvato una delibera per la partecipazione della Provincia autonoma di Trento al nuovo percorso che, partendo dal “Family Audit”, culminerà con l’emanazione di una prassi di riferimento Uni-Ente Italiano di Normazione valida per tutto il territorio nazionale per il riconoscimento e la certificazione di organizzazioni e organismi privati che mettono in atto policy, modelli di organizzazione del lavoro e iniziative di welfare aziendale a favore delle famiglie.

“La sfida della natalità riguarda tutti, tutti devono sentirsi coinvolti e la conciliazione vita-lavoro è un elemento determinante – afferma la ministra per la Famiglia, la natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella. Per questo, in pieno spirito di sussidiarietà, fin dal primo giorno il nostro governo ha promosso una alleanza col mondo del lavoro e dell’impresa, con gli enti territoriali, col no profit.

Dopo il grande successo della certificazione della parità di genere per le aziende alla quale il nuovo strumento idealmente si affiancherà (obiettivo Pnrr che con due anni di anticipo ha più che sestuplicato il target di imprese certificate), dopo il lancio del codice di autodisciplina per le imprese responsabili verso la maternità, dopo la riforma del codice degli incentivi che hanno introdotto come elementi premiali pari opportunità, empowerment femminile e welfare per la natalità, la definizione di una prassi di riferimento nazionale – conclude la ministra – sarà un ulteriore passo per suscitare azioni virtuose stimolando senza imposizioni le energie del mondo produttivo. Sarà anche uno strumento per mettere in rete le buone pratiche, come abbiamo fatto prendendo a modello la felice esperienza della Provincia autonoma di Trento che lavorerà con noi in questa nuova iniziativa.”

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