Con un valore record aggregato di 12,2 miliardi di euro tra fresco e trasformato, l’ortofrutta italiana rappresenta la prima voce dell’export agroalimentare italiano, con un incremento quasi triplicato (+161%) nel giro di un ventennio.
È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti su dati Istat diffusa in occasione dell’inaugurazione di Macfrut, alla Fiera di Rimini, con la presenza del presidente nazionale Ettore Prandini.
Il risultato migliore nel ventennio è quello dell’ortofrutta trasformata, a partire dalle conserve di pomodoro, che registra un aumento del 209%, mentre la frutta fresca fa segnare un +111% e la verdura un +175%, secondo Coldiretti.
“Per tutelare il settore è necessario imporre il principio di reciprocità negli accordi commerciali ma anche agire a livello interno, favorendo tutte quelle dinamiche che consentirebbero di aggregare l’offerta valorizzando il ruolo delle Op” – sottolinea il presidente di Coldiretti Ettore Prandini – “Ma è importante anche l’introduzione di misure finanziabili nei piani operativi, come interventi per combattere gli effetti dei cambiamenti climatici (sistemi di risparmio idrico, invasi, etc.), imballaggi ecologici, compostabili, riutilizzabili, assicurazione dei crediti commerciali, fondi di mutualizzazione”.