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[L’analisi] Il 14,5 per cento delle donne tra 30 e 39 anni vive in uno stato assoluto di povertà

L’Istituto di Ricerca Iref-Acli ha realizzato una ricerca sulla disparità di genere e salariale, dalla quale emerge che le donne giovani sono quelle più a rischio povertà. Lo studio è stato presentata oggi in anteprima durante il 54esimo Incontro nazionale di studi delle Acli che si sta svolgendo presso la Cittadella Pro Civitate ad Assisi.

«Più della metà delle donne under 35 raggiunge al massimo i 15.000 euro di reddito complessivo annuo, contro il 32,5% dei coetanei maschi», spiega Federica Volpi, ricercatrice Acli. «Considerando la fascia d’età tra i 30 e 39 anni: ben il 14,5% delle lavoratrici si trova in povertà assoluta rispetto al 6,8% degli uomini; percentuale che sale al 22% se consideriamo anche chi si trova in povertà relativa e al 38,5% per i redditi complessivi fino a 15.000 euro», aggiunge.

Per completare il quadro è stato poi realizzato un sondaggio online a mezzo questionario sottoposto a uomini e donne adulti raggiunti tramite i canali del Coordinamento Donne e delle Acli e dell’Area Lavoro. L’indagine, realizzata nella primavera-estate del 2022, è stata condotta mediante questionario e ha coinvolto 1.060 persone. Le prime analisi mostrano che il differenziale retributivo di genere grezzo, cioè quello calcolato solo rispetto al genere, è ben presente nel campione: esso supera i 30 punti percentuali a svantaggio delle donne. I risultati definitivi dell’analisi saranno presentati dalle Acli il 19 ottobre.

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