«Hanno intervistato una mamma che dice che sua figlia piange per andare a scuola. È l’unica in Italia che piange perché non può studiare endecasillabi, forse l’unica al mondo. La mamma le dà il latte al plutonio».

Così Vincenzo De Luca qualche giorno fa commentò in diretta Facebook l’intervista a una madre vista in televisione. Quella donna ha un nome e un cognome e si chiama Arianna Montesano. Suo figlio non beve latte al plutonio e non è nemmeno una bambina, come riportato erroneamente dal presidente della Campania.

«Il presidente è stato informato male. Prima di tutto non avevo nessuna mascherina fashion come ha detto ma una normale mascherina chirurgica. Forse ha detto così perché mi ha visto curata e non come in un certo immaginario un po’ sessista con cui si intendono le mamme».

Nell’intervista incriminata la Montesano raccontava del colloquio avvenuto col suo figlioletto, ai microfoni di SkyTg24. «La sera prima aveva detto: ‘mamma voglio imparare a leggere’. Avevo solo riferito un episodio che mi aveva lasciato dentro una rabbia profonda».

De Luca ha successivamente chiarito di non aver voluto offendere le mamme. Un dietrofront forse tardivo per Arianna. «Ho letto, forse è tornato sui suoi passi, ma non deve chiedere scusa a me, bensì a tutte le mamme, anzi a tutti i genitori che vivono un momento drammatico e su cui si fa sarcasmo gratuito. Con poche parole è riuscito ad offendere un intero popolo, quello della scuola».

Per la napoletana, che di lavoro fa la consulente del lavoro, dagli uomini delle istituzioni ci vorrebbero «risposte, soluzioni come in tutto il mondo in cui lasciano aperte le scuole. Non vogliamo liberarci dei nostri figli e mandarli a scuola ma non vogliamo privarli di un loro diritto. E molte mamme non riescono nemmeno a fare la Dad». 

E pensare che alle Regionali di qualche settimana fa, nella cabina elettorale, la scelta di Arianna Montesano è caduta proprio su De Luca. Un voto a posteriori amaro, di cui già si dice pentita. «Mi rimangerei la scheda».