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Paolo Zanetti (presidente Assolatte): «La ripresa poggia su imprese, Recovery Fund, riforme»

I costi di produzione continuano a preoccupare, nonostante la ripresa. La causa sono i vertiginosi aumenti dei costi di produzione. Bisogna lottare contro le fake news e l’utilizzo improprio delle denominazioni. Disinnescare la minaccia rappresentata dal Nutriscore e affrontare la sfida della sostenibilità con l’appoggio del sistema Italia. Sono le principali tematiche emerse durante la 76esima assemblea di Assolatte, l’associazione che rappresenta e tutela le imprese del settore lattiero-caseario attive in Italia, svoltasi oggi a Milano.

Un quadro economico complesso, caratterizzato da luci e ombre, quello evidenziato dal presidente Paolo Zanetti, che ha tirato le somme di un anno difficile e tracciato la rotta dei prossimi mesi: «la ripresa» ha detto Zanetti «poggia su tre pilastri: la capacità delle nostre imprese, che per l’ennesima volta hanno dimostrato grande senso di responsabilità e capacità industriali uniche, i fondi del Recovery Fund, che dovranno essere usati per risolvere problemi storici e strutturali del paese, la seria di riforme della burocrazia, un male per cittadini e imprese. Un problema che tutti a parole sono pronti a combattere, ma che nei fatti nessuno sembra voler risolvere». 

«Anche se abbiamo già raggiunto importanti traguardi» ha ricordato Zanetti «dobbiamo continuare la nostra battaglia contro le fake news che coinvolgono i nostri prodotti e contro l’utilizzo improprio delle nostre denominazioni. Altro capitolo fondamentale è il nostro deciso no al Nutriscore e a qualunque sistema di etichettatura che penalizzi gli alimenti più semplici e naturali come il latte e i suoi derivati». «Qualsiasi sistema di etichettatura che non consideri, e premi, le specificità di alimenti basilari della dieta non ha alcuna ragione d’esistere», ha rincarato Zanetti.

Un altro capitolo delicato è quello della sostenibilità, sul quale le imprese del settore hanno investito negli anni enormi risorse. «La sfida ambientale non può però ridursi a un semplice scarico di responsabilità e di costi sull’industria» ha continuato Zanetti. «Se è vero, com’è vero, che dobbiamo lavorare per il futuro del nostro pianeta, allora lo sforzo deve essere corale, gli investimenti pubblici importanti, la responsabilità partecipata».

Pronta la risposta del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, che nel suo saluto all’assemblea ha detto: «dobbiamo accompagnare la fase della ripresa per superare le criticità che ancora caratterizzano il settore. È necessario avere una visione complessiva e grandi capacità progettuali, ma è altrettanto urgente fare sistema tra tutte le componenti della filiera». Patuanelli ha garantito anche l’impegno del suo dicastero e del Governo per contrastare ogni azione che possa danneggiare la reputazione delle eccellenze agroalimentari italiane e ha condiviso la necessità di una semplificazione dell’apparato burocratico.  

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