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Vincenzo Colla (assessore allo Sviluppo economico e Lavoro Emilia-Romagna): «Per Manifattura Riese chiediamo ad azienda e proprietà di evitare gli esuberi»

Sospesa la procedura di licenziamento collettivo fino al prossimo al 27 ottobre, termine in cui scadrà la cassa integrazione guadagni ordinaria Covid. È questa la novità emersa dall’incontro al ministero del Lavoro, svoltosi in videoconferenza, a proposito della vertenza della Manifattura Riese (ex Navigare), storica azienda di abbigliamento con sede legale a Rio Saliceto (Re) e stabilimento con vendita a Carpi, in provincia di Modena.

Più tempo e spazio quindi, almeno fino al 12 ottobre quando sarà nuovamente convocato il tavolo ministeriale, come dichiara l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla. «Utilizziamo questo tempo per il confronto, nella prossima riunione chiederemo, come già fatto, all’azienda e alla proprietà di trovare le soluzioni utili per salvaguardare l’occupazione ed evitare gli esuberi».

Esuberi che il liquidatore oggi ha comunicato essere scesi da 82 a 67 unità. «Come Regione confermato il nostro impegno a monitorare gli sviluppi della situazione. Ribadiamo che sarebbe incomprensibile e inaccettabile non utilizzare gli strumenti legislativi in essere», aggiunge Colla.

La vicenda parte il 14 maggio 2021 con la messa in liquidazione della società Manifattura Riese srl e la contestuale cessazione delle attività, dopo che la Luchi Fiduciaria ha acquisito l’80% delle quote societarie dal Fondo Consilium, mentre il rimanente 20 % rimane nelle mani della Navy Group. Al tavolo del ministero del Lavoro per la vertenza della Manifattura Riese, oltre alla Regione Emilia-Romagna erano presenti tecnici del ministero dello Sviluppo economico, Unindustria Reggio Emilia, la proprietà (con il liquidatore) nonché sindacati di categoria e i rappresentanti dei lavoratori.

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