Bisogna procedere in modo spedito. L’obiettivo è che il Recovery Fund sia operativo dal 1 gennaio per sostenere la ripresa. La deadline è tracciata dal vice presidente esecutivo della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis, in conferenza stampa al termine dell’Ecofin. “Dobbiamo fare il possibile per limitare la disoccupazione e perdite di reddito, quindi dobbiamo raggiungere un accordo politico sul prossimo Qfp e sul pacchetto per la ripresa NextGeneration Eu – ha detto Dombrovskis – invitiamo gli Stati a valutare le riforme e gli  investimenti per ottenere il sostegno di questo strumento, in modo che  possano farne richiesta già a ottobre”. Dombrovskis ha aggiunto: “Abbiamo concordato di rimanere concentrati sulle sfide di lungo periodo come la transizione verde e digitale e ridurre le disuguaglianze, in modo che la ripresa sia inclusiva. In autunno vogliamo andare avanti con l’Unione Bancaria e l’Unione dei Mercati dei Capitali e rafforzare il ruolo internazionale dell’euro. Dobbiamo assicurare che gli Stati membri abbiano entrate fiscali garantite intensificando la lotta contro l’evasione fiscale. Questo è importante anche affinché gli Stati membri siano in grado di finanziare la ripresa”, ha proseguito. Il vice presidengte della Commissione ha concluso dicendo che “gli effetti della pandemia sono stati peggiori di quanto ci aspettassimo in Europa. Come abbiamo visto nelle previsioni della Commissione dovremmo vedere una ripresa economica più tardi quest’anno ma ci sono molte incertezze e rischi. Dobbiamo essere vigili sui diversi livelli economici dei nostri Stati membri. Questo è il motivo per cui dobbiamo sostenere l’economia, proteggere il lavoro e le imprese”.