La strada per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione si conferma, oltre che non semplice da percorrere, molto costosa.
Il nuovo rapporto Energy Transition Investment Trends 2025 di BloombergNEF, società di ricerca e analisi, rileva infatti che nel 2024 gli investimenti nelle tecnologie per la transizione energetica sono stati pari a 2,1 trilioni di dollari a livello globale.
Una cifra mai raggiunta prima e che rappresenta un aumento dell’11 per cento rispetto all’anno precedente.
La crescita è guidata dagli investimenti nell’elettrificazione dei trasporti, sia privati sia pubblici, e nelle infrastrutture di ricarica che hanno visto impiegati 757 miliardi di dollari.
Seguono le spese sostenute per la generazione rinnovabile (eolico, solare, biomassa, geotermia, piccolo idroelettrico), con 728 miliardi di dollari, e quelle per le linee di trasmissione e distribuzione, le sottostazioni e la digitalizzazione delle reti, che hanno visto impiegati 390 miliardi di dollari.
I maggiori investimenti si sono registrati in Cina, che con 818 miliardi di dollari ha segnato un aumento del 20 per cento rispetto al 2023.
Negli Stati Uniti la capitalizzazione è stata pari a 338 miliardi di dollari, confermando di fatto il dato dell’anno precedente, mentre una crescita altrettanto importante anche se inferiore a quella cinese si è registrata in India e in Canada, rispettivamente con un aumento del 13 per cento e del 19 per cento rispetto al 2023.
In calo, invece, la spesa nella UE e nel Regno Unito, che si sono fermati, nell’ordine, a 381 miliardi e a 65,3 miliardi di dollari.
Tuttavia, secondo gli analisti, per raggiungere l’obiettivo dello zero netto entro il 2050 gli investimenti globali per la transizione energetica dovrebbero essere in media di 5,6 trilioni di dollari l’anno dal 2025 al 2030.