«Quando si ha la percezione dello sbaglio si ha anche la possibilità di ripensare al proprio futuro con grande determinazione». Queste le parole di Roberto Tomasi, l’Ad di Autostrade. L’azienda, dopo la tragedia del ponte Morandi, si sta «trasformando», ha spiegato l’amministratore delegato,  al talk “Il lavoro che verrà” organizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà al Meeting di Cl.

«La nostra è una sfida nella sfida» ha spiegato Tomasi. «Veniamo da un momento complesso di una società, una delle più complesse» nel mondo; «siamo quelli che gestiscono la rete più complessa in uno dei territori più complessi. Stiamo trasformando la nostra azienda» ha proseguito.

«Partiamo da una condizione di errore. E quando si ha la percezione dello sbaglio si ha anche la possibilità di ripensare al proprio futuro con grande determinazione perché è una condizione essenziale per la sopravvivenza dell’azienda».

«La nostra azienda realizza anche nuove infrastrutture molto complesse» ha spiegato l’Ad. «Per poter realizzare strutture così ci vuole un sapere che deve essere diffuso». Per questo «abbiamo investito tantissimo in Movion perché riteniamo che la digitalizzazione dell’informazione sia parte strategica del viaggio».

E dal momento che è «fondamentale il rapporto con il cliente abbiamo creato Free to x che serve a far sì che quel tipo di viaggio sia sostenibile. Sostenibilità e digitalizzazione sono le condizioni vitali». Per il futuro «ci vogliono competenze nuove, una condizione fondamentale per poter immaginare».

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