“Il Next Generation Eu è una pietra miliare, ha cambiato la direzione dell’Europa e deve essere una filosofia di uno strumento da utilizzare anche in futuro”.

Lo ha sottolineato Thomas Dermine, segretario di Stato del Belgio con delega al Pnrr, incontrando alcuni media internazionali, tra cui l’ANSA, sulle priorità della nuova presidenza di turno del semestre Ue.

“Il punto è che all’Europa servono fondi per essere competitiva nella transizione verde e con il Next Generation è mutata la filosofia dei fondi comuni, ora il punto è fare prima la riforme”, ha spiegato Dermine sottolineando, al tempo stesso, la difficoltà per i Paesi membri di stare al passo con i temi del Next Generation, che si concluderà nel giugno del 2026.

“Nei vari piani ci sono dei progetti totalmente nuovi, la cui messa a terra richiede maggiore preparazione.

E ci sono fattori come l’inflazione, che ha aumentato i costi delle materie prime e del lavoro”, ha spiegato Dermine, secondo il quale su un eventuale allungamento dei tempi per l’attuazione dei piani serve “un approccio costruttivo”.

Allo stesso tempo, “non dobbiamo dare l’impressione che sui tempi stiamo allargando le maglie”, ha puntualizzato.