In una situazione determinata dalla pandemia, in cui i «reati predatori da strada» sono aumentati, ma sono stati comunque contenuti, lo stesso non è avvenuto per la «rapace e predatoria illegalità praticata da segmenti importanti delle classi dirigenti, che hanno sistematicamente sottratto miliardi di euro». A dirlo, nella relazione letta all’inaugurazione dell’anno giudiziario a Palermo, è il procuratore generale Roberto Scarpinato.
«I reati predatori dei colletti bianchi – afferma l’alto magistrato – non sono diminuiti, segnando anzi un +8% in generale e un +32% per la corruzione». Situazione che offre un «campionario agghiacciante, un ininterrotto ladrocinio praticato da soggetti che occupano posti di vertice a livello istituzionale. Particolarmente colpita la sanità – continua Scarpinato – persino in questa fase di emergenza, con l’arresto, a Palermo, del coordinatore per l’emergenza Covid (Antonio Candela, coinvolto nell’indagine Sorella sanità, ndr)».
Il PG cita la relazione del procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi: «Il quadro complessivo emerso è a dir poco allarmante, con una corruzione sistemica e illeciti profitti ingenti ai danni di tutta la collettività, a beneficio di pubblici amministratori infedeli, faccendieri, manager e loro collaboratori».








